Continua la battaglia del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, contro i test di accesso alla facoltà di medicina.
E come già da qualche settimana, nel corso della diretta Fb del venerdì legge alcuni test che sono capitati ai candidati. “Mi arrivano lettere e segnalazioni da parte dei cittadini – spiega – tra le domande dei test me ne riferiscono una su chi ha inventato la Viennetta dell’Algida e un’altra su cosa è la grattachecca”.
Non solo, cita anche un altro test. “Un padre di tre figli mi segnala tra i test questo: quale di queste parole non ha nulla in comune con le altre? Ci sono cinque parole: sfoggiare, depennare, castità provare, cromare.
La risposta esatta è provare perché provare è l’unica parola che non contiene il nome di una città – sottolinea – Io darei a chi ha preparato questo test venti anni di carcere subito o meglio ancora lo sottoporrei al programma rieducativo che viene adoperato dalla polizia municipale di Singapore che ha in dotazione una frusta di bambù e la utilizza contro chi viola le regole stradali. Ecco venti frustrate di bambù sul groppone e si fa una opera di bene ” Poi un invito “a tutti i nostri concittadini ad esprimere il proprio disprezzo per tutte le forze che non si impegnassero da subito a cancellare il numero chiuso alla facoltà di medicina.
La selezione è indispensabile ma bisogna farla sulle materie sanitarie e non su test demenziali e non costringendo ai margini i ragazzi che vengono da famiglie di povera gente”.