"Non ho nulla contro la persona ma Nicolato aveva già toppato un Europeo. Eppure era rimasto al suo posto, pronto a fallire ancora". Così Claudio Gentile, intervistato da Libero, spara a zero sull'Under 21. L'ex ct degli Azzurrini che nel 2004 vinsero gli Europei e poi conquistarono il bronzo alle Olimpiadi parla di "santi in paradiso" di Nicolato.
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Il flop dell'Under 21, dice Gentile, "sottolinea quanto sia malato il calcio azzurro". E Gentile ha una sua idea per uscirne: "Ho una mia idea: i giocatori sono nelle mani dei procuratori ed è questo il loro male. Vorrei capire perché hanno tali alti e bassi o perché mai un talentino come Kean si sia permesso di lasciare il ritiro dell'Under 21 prima di questi nefasti Europei... Da chi è stato consigliato? Io non ho mai avuto un procuratore. I procuratori rovinano il calcio. In Federazione mi sembra valgano di più le raccomandazione che i meriti effettivi delle persone".
"È rimasto tutto come ai miei tempi - dice ancora Gentile - quando venni fatto fuori dopo che avevo guidato l'Under 21 a vincere l'Europeo e a conquistare una storica medaglia alle Olimpiadi di Atene 2004. Per colpa di certe personcine all'interno della Federazione mi sono visto la carriera stroncata perché non abbassavo la testa. E non ascoltavo gli inviti di certi procuratori che volevano imporre i giocatori nelle convocazioni. L'ho pagata cara. Sono stato mandato via nel 2006 quando mi avevano fatto pensare che sarei stato il successore di Lippi. Alle Olimpiadi avevo schierato e fatto crescere sei giocatori poi diventati campioni del mondo due anni dopo, tra questi Pirlo, Gilardino, De Rossi e Barzagli. Qualche merito l'ho avuto, no?".






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