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Omicidio Cerciello Rega, condannato il maresciallo dei carabinieri che bendò Hjorth

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Il giudice monocratico di Roma ha condannato a due mesi, pena sospesa, , il carabiniere accusato di misura di rigore non consentita dalla legge per aver bendato nella caserma di via in Selci dopo il fermo dei due americani, Hjorth e l'amico Finnegan Elder Lee per l'omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri , avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 luglio 2019 nel centro della Capitale

I fatti risalgono al 26 luglio del 2019: Hjorth venne bendato dopo esser stato portato nella caserma di via in Selci, a Roma, per essere interrogato. L'accusa chiedeva una condanna a tre mesi. Il giudice Alfonso Sabella ha disposto anche un risarcimento di cinquemila euro in favore del ragazzo.

 Condannato maresciallo carabinieri: misura di rigore non consentita dalla legge

Le fotografie dell'americano bendato, non scattate da Manganaro, sono state diffuse in una chat e poi finite sui giornali. In precedenza, il maresciallo aveva dichiarato di aver bendato Hjorth per evitare che il ragazzo potesse compiere atti autolesionistici.

Per l'omicidio di Cerciello Rega a marzo 2022 Hjorth è stato condannato in appello a 22 anni di carcere, mentre Elder a 24.

“Riteniamo non ci siano intenzionalità né dolo, generico o specifico, nel provvedimento di bendaggio di Natale Hjort, perché la finalità è stata la sicurezza degli operatori e dell'arrestato stesso”.

È il commento di Massimiliano Zetti, Segretario Generale del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC) a margine della sentenza di condanna a due mesi del maresciallo dei Carabinieri Fabio Manganaro.

“Parlare di abuso di autorità in questo caso – dice Zetti – è davvero eccessivo e, pur rispettando la sentenza, siamo certi che l'epilogo finale darà ragione all'operatore perché è un metodo utilizzato e riconosciuto valido in diversi paesi democratici”.