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Il tesoro di Ischia e il video virale sul web: oltre 2 milioni di visualizzazioni

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Oltre due milioni di visualizzazioni in pochi giorni: il video del tesoro di Ischia è diventato virale.

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Oltre 10 milioni di vecchie lire in mazzette di banconote di ogni tipo recuperate da Domenico Schiano su una spiaggetta nei pressi di Sant’Angelo.

“Il tesoro resta, è il ritrovamento, l’emozione di aver ritrovato qualcosa”, ha spiegato Siano davanti alle telecamere della Rai dopo aver condiviso sui social la scoperta.

Si tratta di banconote delle vecchie lire e di ogni taglio. Dalle 1000 alle 500.000 lire. Non è chiaro di chi fossero e perché si trovassero li. Siano ha spiegato anche di aver fatto delle sue ricerche arrivando a scoprire che quel tesoro perso apparteneva a una vecchia signora dell’isola.

Il pescatore ha consegnato il sacco ai carabinieri della zona. Su TikTok, nel frattempo, sono arrivate le teorie più fantasiose in merito al legittimo proprietario del denaro, racchiuso in mazzette da 50mila e 500mila lire. Quello che è certo è che il denaro non è utilizzabile e non lo sarebbe stato anche se in ottime condizioni.

Le banconote trovate sulla spiaggia si possono cambiare?
Le banconote trovate sulla spiaggia di Ischia non si sarebbero potute più cambiare anche se nuove, se non in casi speciali. Infatti, le lire si potevano cambiare fino al 28 febbraio 2012. La norma del Decreto Monti che prevedeva l’anticipazione della scadenza al 6 dicembre 2011 fu poi dichiarata incostituzionale dalla Corte. Oggi, chi vuole cambiare le lire deve inviare formale richiesta alla Banca d’Italia e chiedere informazioni.

Secondo Altroconsumo: “In particolare sono utili tutte le richieste scritte di conversione (anche semplici email), oppure dichiarazioni relative alla mancata effettuazione del cambio da parte di una Filiale della Banca d’Italia (purché sottoscritte da personale della Banca), con data non successiva al 28 febbraio 2012. Potrebbe essere valida anche una diversa documentazione, purché la stessa abbia ‘caratteristiche di affidabilità’, che saranno valutate caso per caso dalla Banca d’Italia”.


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