"E' giusto che le forze dell'ordine vengano a fare controlli e facciano rispettare tutte le regole, ma ci sembra ingiusto che si ingigantisca il problema". A parlare, attraverso gli avvocati Angelo e Sergio Pisani, già legali di Maradona e del figlio Diego, sono i tifosi e gli ambulanti delle bancarelle del cosiddetto Largo Maradona, ai Quartieri Spagnoli di NAPOLI, dove ieri, ricordano i legali, "c'è stato un nuovo blitz anti falsari, questa volta da parte della polizia, per sequestrare gadget e magliette in realtà vendute in ogni angolo ed edicola di NAPOLI".
"Largo Maradona" a NAPOLI - dove sorge il celebre murales del Pibe de oro - è diventato uno dei luoghi più visitati della città, con un afflusso quotidiano di "pellegrini-tifosi" che giungono da tutta Italia. E non mancano gli stranieri. Ogni giorno si scattano migliaia di foto e selfie. Insomma una vera e propria attrazione mondiale.
E come accade davanti ad ogni 'santuario' - religioso o laico che sia - anche qui c'è sempre qualcuno che vende gadget o altri oggetti ricordo.Potrebbe interessarti
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Un sequestro che però ha scatenato polemiche e qualche protesta. "Vogliamo ricordare a tutti - dicono gli ambulanti - che non siamo falsari e banditi. Largo Maradona è ormai la prima attrazione della città e va sviluppata seguendo indicazioni delle istituzioni ed insieme ai nostri avvocati e commercialisti faremo di tutto per metterci in regola con le necessarie autorizzazioni amministrative, senza creare confusioni".
"I turisti che vengono al Largo Maradona - concludono - ci chiedono le repliche e fac-simili di magliette e gadget in ricordo di Maradona e noi per accontentarli ci rivolgiamo agli stessi fornitori di tutti i negozi della città e degli stadi del mondo, diventando solo dei distributori e testimonial del calcio di Maradona. Continueremo a venerare, nonostante queste difficoltà, il mito del calcio, che ci guarda dall'alto e ci difende".




































































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