Cronaca di Napoli

Napoli, in fila al posto dei turisti per una “mancia”: la trovata scatena le polemiche

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Si mettono in fila per “risparmiarla” ai turisti in giro per Napoli, in cambio però di una “mancia”, naturalmente economica. E’ l’ultima trovata dei napoletani, che ha scatenato non poche polemiche in diversi siti culturali della città. Lo riporta Il Mattino.

Il tariffario dei “saltafila” napoletani: dieci euro per un’ora

Al centro della discussione il presunto “tariffario” del servizio di “saltafila”, come denunciato da alcuni turisti. C’è chi chiede dieci euro per un’ora, che diventano venti superata l’ora di attesa. In cambio la possibilità, per i visitatori, di accedere rapidamente al museo evitando la noiosa fila.

E proprio una di queste situazioni ha scatenato i malumori. Ci troviamo a Napoli Sotterranea, dove gli addetti ai lavori hanno avuto a che fare con le lamentele di due giovani che avevano assistito allo scambio tra il “saltafila” e un gruppo di quattro persone. E’ qui che la sicurezza ha avuto a che fare, per la prima volta, con la nuova “professione”.

Alla fine, dopo un confronto non poco acceso, gli addetti del sito turistico hanno allontanato i “saltafila”, in primis per i disagi e le file chilometriche create, visto che più di un passante aveva avuto l’idea di evitare le lunghe code in questo modo. La giustificazione è che si tratta di una “professione” già nota in città, se non in varie parti del mondo.

Da Napoli Sotterranea sorridono: “L’ennesima trovata geniale…”

Gli stessi protagonisti e creatori di questa “professione” hanno dichiarato: “Non siamo bagarini, mettiamo solo il nostro tempo a disposizione. E se poi questi turisti decidono di darci una mancia, allora perché rifiutare?”.

D’altro canto, la vicenda è raccolta con un sorriso anche da Enzo Albertini di Napoli Sotterranea: “E’ una trovata geniale di un popolo che prende al volo ogni occasione per sbarcare il lunario – ha detto a Il Mattino -. Ma è indubbiamente giusto allontanarli e rivolgersi alle forze dell’ordine, in caso estremo”.


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