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De Laurentiis: “Calcio è malato ovunque, ma governo sempre assente”

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Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha parlato a margine della presentazione del volume ‘Codice di Giustizia Sportiva Figc’ dell’avvocato della Federcalcio Giancarlo Viglione al salone d’onore del Coni e ha risposto in riferimento alla richiesta del mondo del calcio al governo di poter rateizzare le tasse.

De Laurentiis: “Governo assente, i conti sul calcio non tornano”

“Il governo è sempre stato assente, benché il nostro gettito fiscale sia importantissimo – dice ADL -. Una volta c’erano gli schiavi, voi credete che gli schiavi siano finiti? No, siamo tutti ancora schiavi, di una situazione chi più chi meno non piacevole”.

“In casa, in ufficio, nella vita comune, nel non essere protetti in maniera fantastica, nel non essere dei pensionati felici. Molta gente soffre, non riesce ad arrivare a fine mese. Questa è una storia che è peggiorata ma che è sempre esistita. Quale è la panacea per far stare calmi e buoni tutti? Il calcio”, prosegue.

De Laurentiis: “Il calcio è malato ovunque”

“Lo Stato non è stupido, lo Stato lo sa – ha specificato -. Però lo ignora, perché altrimenti dovrebbe fare in modo che le leggi sulla modernizzazione del calcio si realizzassero in cinque minuti. Ci vuole pochissimo per cambiare il calcio, visto che è malato ovunque. I conti non tornano”, ha proseguito il patron partenopeo.

“Il calcio è malato dall’alto – ha detto ancora De Laurentiis -. Perché quando uno non vuol capire che non ci sono sufficienti risorse per poter andare avanti con questa tipologia di campionati, e non si vuole fare la rivoluzione copernicana perché poi bisogna essere rieletti, questo è un problema di tutti quelli che sono sottoposti a rielezione”.

“Nel mondo della politica, dell’industria, dei sindacati e dello sport. Nel mondo dello sport purtroppo la sorveglianza è latente e la volontà di voler modificare e crearsi delle antipatie è difficile trovarla”, conclude.


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