Napoli, funicolare di Chiaia: 50 giorni di chiusura e di silenzi

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” Da 50 giorni, visto che è stata chiusa il 1° ottobre scorso, i treni della funicolare di Chiaia, che ogni giorno trasportavano 15mila passeggeri, la maggior parte dei quali lavoratori e studenti, sono fermi, mentre le porte delle stazioni restano sbarrate senza che dalle vetrate si osservi alcuna attività che lasci supporre che ci siano operai al lavoro.

Nel frattempo sulla vicenda è calato un assordante silenzio, anche da parte di alcuni organi d’informazione, nonostante che un altro duro colpo sia stato inferto a un trasporto pubblico che a Napoli notoriamente fa acqua da tutte le parti. Le ripercussioni si palesano quotidianamente anche per la totale insufficienza dei mezzi sostitutivi messi in campo dall’ANM. Il traffico al Vomero ogni giorno va letteralmente in tilt con strade e piazze bloccate, in particolare nelle ore di punta nonché all’ingresso e all’uscita delle scuole “.

A ricordare il triste evento legato al fermo dell’impianto a fune, in occasione dell’ennesima ricorrenza, è Gennaro Capodanno, ingegnere, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, da lustri impegnato a segnalare le vicende e purtroppo i costanti malfunzionamenti che da alcuni lustri a questa parte caratterizzano la vita dei quattro impianti a fune cittadini.



    ” Eppure, dopo che è trascorso tanto tempo – sottolinea Capodanno -, non è stata ancora diffusa alcun notizia ufficiale sulla nuova gara d’appalto che il Comune di Napoli dovrebbe bandire per individuare la ditta appaltatrice dei lavori, dopo che le due gare precedenti sono andate deserte, dal momento che l’importo disponibile di circa 7 milioni, non è stato ritenendo congruo, al punto che l’unica ditta che ha partecipato alla seconda gara ha presentato un’offerta in aumento.

    Intanto crescono le preoccupazioni dal momento che oramai è di tuta evidenza che la funicolare di Chiaia non potrà tornare in funzione dopo sei mesi, vale a dire il 1° aprile dell’anno prossimo e che i tempi di chiusura si dilatano sine die “.

    ” Infine – conclude Capodanno – nonostante che l’impianto di via Cimarosa sia fermo da 50 giorni, non sono state ancora potenziate le corse delle funicolare Centrale. Al riguardo si era prospettata la necessità, utilizzando il personale dell’ANM che prestava servizio presso la funicolare di Chiaia, anche in previsione del gran numero di turisti attesi per le prossime festività natalizie, di ripristinare l’orario vigente prima della pandemia, con il prolungamento degli orari di funzionamento dell’impianto di piazza Fuga fino alle 24:00, e, nei giorni di venerdì e sabato, fino alle due di notte, come richiesto da tempo dai cittadini, anche con una petizione on line, che ha superato le 3.000 firme.

    Invece, fino a oggi, nulla è cambiato. Di conseguenza, la funicolare Centrale continua a effettuare l’ultima corsa alle 22:00 senza alcun potenziamento “.

    ” Nel contempo – aggiunge Capodanno – sono rimaste lettera morta le numerose proteste delle migliaia di residenti di una vasta area che va da via Luigia Sanfelice fino al primo tratto di via Palizzi, passando per via Toma, tagliati fuori da ogni collegamento con la chiusura della stazione Palazzolo della funicolare di Chiaia. Al riguardo era anche partita una petizione per istituire un bus navetta, che però, fino a questo momento, non ha sortito l’effetto auspicato “.

    Capodanno sulle problematiche sollevate sollecita ancora una volta una pronta risposta operativa degli assessorati e degli uffici competenti del Comune di Napoli


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