Spaccio nell’area di Villa Literno: 19 condanne. Il processo nato dall'operazione “Piazza Pulita” a Villa Literno
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Il giudice Simone Farina all'esito del processo celebrato con rito abbreviato ha inflitto: 5 anni e 4 mesi per Vincenzo Chiarolanza detto Ultimo e Alessandro Fontanarosa; 4 anni e 2 mesi per Brunella Garzillo; 2 anni e 10 mesi per Luigi Elia, detto Chiacchion, Tobia Di Fusco, Michela Chiaramonte; 3 anni di reclusione per Giuseppe Russo detto Borotalco; 3 anni e 6 mesi per Giuseppe Potenza, alias Mammachiatta; 1 anno ed 8 mesi per Veronica Parente; 3 anni e 4 mesi per Tullio Tammaro, detto Pallino; 1 anno e 4 mesi per Gaetano Pedana, detto Gaetano o puorc; 2 anni e 8 mesi per Aniello Puca, detto pisiegl; 2 anni di reclusione per Salvatore Folmi, detto lione, Raffaele Tamburrino, detto palent, Paola Savanelli, Janiba Jamale, Nicola Chiarolanza; 1 anno e 4 mesi per Pasquale Tavoletta, alias o puorc, e Tammaro Dell'Aversano.
L'indagine che ha coinvolto gli imputati, accusati di detenzione e cessione talvolta in concorso di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, venne avviata dai carabinieri della stazione di Villa Literno negli anni 2019/2021 e consentì di raccogliere a carico degli imputati - tra cui 14 percettori del reddito di cittadinanza - gravi indizi di colpevolezza in merito ad oltre 300 episodi di cessione al dettaglio di sostanze stupefacenti perlopiù verificatisi a Villa Literno. Le zone d'elezione per lo spaccio era Piazza Marconi, la via dello zigzag tra via Roma e via Fiume, la stazione liternese oltre che fuori le scuole di Aversa e Castel Volturno.







































































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