Napoli, non si fermano all’alt e aggrediscono i poliziotti: arrestati

SULLO STESSO ARGOMENTO

Napoli. Ieri pomeriggio gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale, durante il servizio di controllo del territorio, nel percorrere corso Bruno Buozzi hanno notato due persone in sella ad uno scooter il cui passeggero ha estratto un oggetto metallico puntandolo contro un’automobilista in transito.

I poliziotti hanno intimato loro l’alt ma il conducente ha accelerato la marcia innescando un inseguimento durante il quale ha effettuato manovre pericolose per la circolazione stradale fino a quando, giunti in corso Sirena, grazie al supporto di una pattuglia del Commissariato San Giovanni-Barra, sono stati fermati e trovati in possesso di un blocca-dischi in metallo utilizzato come oggetto contundente.

I due, privi di documenti di identificazione, sono stati accompagnati presso gli uffici di Polizia dove hanno dato in escandescenze aggredendo prima verbalmente gli agenti e poi scagliandosi contro di loro fino a quando, non senza difficoltà, sono stati bloccati.



    G.D.M., 22enne napoletano, e P.N., 21enne sangiorgese, entrambi con precedenti di polizia, sono stati arrestati per lesioni personali e resistenza a Pubblico Ufficiale nonché denunciati per porto d’armi od oggetti atti ad offendere; inoltre, al 21enne sono state altresì contestate le violazioni del Codice della Strada per guida senza patente poiché mai conseguita, per circolazione contromano, per mancanza della copertura assicurativa e mancata esibizione dei documenti di circolazione. Infine, il motoveicolo è stato sequestrato.



    LASCIA UN COMMENTO

    Per favore inserisci il tuo commento!
    Per favore inserisci il tuo nome qui


    LEGGI ANCHE

    Carcere di Poggioreale: protesta dei detenuti del reparto Avellino

    50 detenuti del reparto Avellino del carcere di Poggioreale hanno protestato battendo oggetti contro i cancelli di sbarramento dalle prime ore del mattino fino alle ore 15:00 di oggi. I detenuti contestavano la circolare DAP che disciplina la consegna di generi alimentari e indumenti da parte dei familiari (15 kg di indumenti e 5 kg di generi alimentari). Con arroganza, hanno preteso di parlare con il direttore minacciando ulteriori proteste. Grazie all'interlocuzione dell'unico agente rimasto chiuso...

    Il clan dei telefonini in carcere. Il pentito: “Entravano nascosti nelle ruote delle sedie a rotelle dei familiari”

    L'ingegno dei detenuti e dei loro familiari complici per entrare in carcere tutto quello che di illegale non conosce limite ne ostacoli. "Noi facevamo entrare i telefonini anche attraverso un detenuto di Marcianise di cui non ricordo il nome ma solo il soprannome plusiello, questa persona faceva entrare i telefonini utilizzando la sedia a rotelle di un familiare che veniva a trovarlo in carcere, in quanto le sedie a rotelle non vengono perquisite al momento...

    IN PRIMO PIANO

    LE VIDEO STORIE