Detenuto morto a Poggioreale, la famiglia avvisata dopo 3 giorni

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Napoli. Detenuto morto, la famiglia avvisata solo tre giorni dopo: la denuncia del Garante Samuele Ciambriello.

La magistratura farà luce su eventuali omissioni o responsabilità e sulle cause del decesso, di Antonio Alfieri, il detenuto deceduto venerdì 8 ottobre nell’ospedale Cardarelli di Napoli. Lo rende noto, in un comunicato, il Garante delle persone private della libertà personale della Campania, Samuele Ciambriello, il quale oggi ha ricevuto presso il suo ufficio Luca Mottola, l’avvocato della famiglia di Alfieri, avvertita della morte del loro congiunto solo quattro giorni dopo il tragico evento. Secondo il racconto reso da Mottola al garante, lo scorso venerdì il legale ha effettuato ordinaria prenotazione del colloquio con il detenuto e lunedì, una volta recatosi al carcere, gli è stato comunicato il decesso del cliente. Appena uscito dal carcere ha poi appreso che anche i familiari del detenuto erano stati appena avvisati dai carabinieri del tragico evento.

“Ancora una volta – sottolinea Ciambriello – a morire è un tossicodipendente, al quale il SERD di Poggioreale aveva trovato una comunità fuori Regione, a Taranto, ma il Magistrato competente aveva rigettato per 2 volte l’istanza di arresti domiciliari”.



    “La Magistratura – aggiunge Ciambriello – ha aperto un’inchiesta per conoscere le cause del decesso e se ci sono state omissioni o responsabilità. Nei prossimi giorni ci sarà l’autopsia. Continuo a ripetere, senza essere attaccato dai soliti qualunquisti e forcaioli, che un tossicodipendente detenuto, un malato psichico non dovrebbe stare in carcere, ma dovrebbe evitarlo, usufruendo delle misure alternative. Ma si sa, la politica, la maggioranza dei cittadini e una buona parte della Magistratura considerano il carcere una risposta semplice, di sicurezza, a bisogni complessi”. Ciambriello fa sapere di aver scritto “alla Direzione del carcere e alla Direzione sanitaria del carcere di Poggioreale chiedendo chiarimenti circa le condizioni psicofisiche prima del giorno del decesso, se il detenuto è deceduto di morte naturale, se è morto nel tragitto verso l’ospedale Cardarelli o una volta arrivato lì e le motivazioni per le quali era stato tradotto d’urgenza all’ospedale. Inoltre, alla Direzione del carcere ho richiesto il perché i familiari siano stati avvisati del tragico evento solo nella giornata di ieri, 11 ottobre”.

     


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