Napoli, distrutto nella notte il frutteto del parco Viviani

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Napoli. Ignoti stanotte hanno smantellato il frutteto del parco Viviani gestito dall’associazione N’Sea Yet. E’ stato presentata una denuncia alle forze dell’ordine.

“Nei giorni passati più volte è stata inserita della colla nel lucchetto dell’entrata di via Girolamo Santacroce. La settimana scorsa hanno distrutto i libri della piccola biblioteca costruita dall’associazione La Locomotiva onlus. E ieri notte qualcuno è entrato nel frutteto per smantellare l’area attrezzi e compost, i cui pallet sono stati seminati per il parco” ha raccontato alla Dire, Giulia, attivista dell’associazione N’Sea Yet che ha in gestione il verde pubblico di parco Viviani.

“Da aprile siamo al lavoro per la costruzione di una “food forest”. Piantiamo solo alberi da frutto e piante aromatiche. Stamattina mi sono sentita morire. È stato un colpo al cuore vedere il frutteto ridotto così” spiega Giulia, visibilmente provata da quanto accaduto. Purtroppo, non è la prima volta che il parco subisce questo tipo di aggressioni e il problema sembra essere a monte e ha a che fare con la gestione del parco.



    “I custodi – che fanno parte della cooperativa 25 giugno – dovrebbero essere presenti e vigilare il parco dall’apertura alla chiusura ma di fatto non è così. Il parco viene aperto da un custode che si trattiene solo per le ore mattutine. Successivamente, il pomeriggio, viene l’altro custode a chiudere. E la chiusura avviene sempre mezz’ora prima dell’orario realmente previsto” racconta l’attivista amareggiata e prosegue: “il parco è utilizzato come percorso di transito di macchine e motorini per chi abita in prossimità di via Cupa Vecchia – dove si trova l’altro ingresso del parco – ma anche dagli stessi custodi del pomeriggio.

    Il secondo ingresso del parco è poi sempre aperto da mesi poiché la catena che c’era è stata spezzata. Il parco è inoltre chiuso nei giorni festivi perché la cooperativa non paga i suoi dipendenti in quei giorni”.

    “In sostanza – conclude Giulia – il comune paga una cooperativa per pagare dei dipendenti che dovrebbero aprire e vigilare tutta la giornata un parco che in realtà è sempre aperto (dall’ingresso secondario). Ci sono stati anche giorni in cui il parco non è stato aperto o giorni in cui si sono dimenticati di chiuderlo e la municipalità ha prontamente inviato una lettera proponendo di dare le chiavi ai cittadini.

    Questo ha fatto sì che per un periodo i custodi fossero leggermente più operativi. La municipalità ha disposto anche che la Napoli servizi venga una volta a settimana per pulire il parco. Ma questo non basta a mantenerlo pulito perché gli incivili lo frequentano assiduamente”. Gli attivisti di N’Sea Yet si preparano adesso a sporgere denuncia contro ignoti: “quando è troppo è troppo”.




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