Napoli, dopo la rissa tentano di entrare con la pistola nell’ambulanza del 118 per colpire i rivali

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Sabato notte intorno all’1.30, come denunciato dall’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, un equipaggio del 118 è stato allertato per intervenire in soccorso di due persone a terra sanguinanti in seguito a una rissa a piazza 4 giornate.

Arrivati sul posto all’esterno della caserma dei Carabinieri ,che dista poco da li, c’erano i 2 ragazzi feriti che chiedevano aiuto al citofono degli stessi. L’equipaggio li fa salire a bordo entrambi quando, improvvisamente, arriva e cerca di salire in ambulanza, il “gruppo rivale” con delle mazze.

Ovviamente le porte erano chiuse ma da dentro, uno dei feriti apre il portellone. L’autista vede uno degli aggressori avvicinarsi al portellone laterale e ,dall’esterno, infilare un braccio nel finestrino con una pistola. L’unica cosa che ha potuto fare è ingranare la prima e correre verso il Cardarelli per mettere al sicuro feriti ed equipaggio ed attendere la polizia.

“Una scena di inaudita violenza quella accaduta la scorsa notte a piazza 4 Giornate nel quartiere Vomero che deve allertare forze dell’ordine, istituzioni e magistratura a prendere atto che la violenza in città è oramai fuori controllo. Ormai siamo alla guerra tra bande armate che scorrazzano in città.



    Chiedo che gli autori di questa aggressione vengano immediatamente identificati e assicurati alla giustizia. Servono condanne esemplari e certezza della pena. All’equipaggio del 118 va la mia piena solidarietà per quanto accaduto”.Queste le parole del consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli.

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    “Dopo il furto di una ambulanza adesso l’ingresso di una pistola nel mezzo di soccorso. Bastava un solo proiettile per fare esplodere il mezzo visto la presenza all’interno di bombole di ossigeno gassoso! Questa città non merita il 118, siamo assai peggio di una città irachena in pieno conflitto bellico! Abbiamo subito calci, sputi, tirate di capelli, ma la pistola…..la pistola è intollerabile! Abbiamo paura di andare a lavorare!” Questo l’amaro sfogo di Manuel Ruggiero, presidente dell’associazione Nessuno tocchi Ippocrate.




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