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Cluster in Nazionale: mezza serie A in ansia

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La Serie A e’ in allarme dopo i casi di Covid in Nazionale, che finora hanno coinvolto almeno sei persone dello staff azzurro e il difensore della Juventus Leonardo Bonucci.

In vista del turno di campionato prepasquale, che vedra’ in campo tutte le squadre, le 13 societa’ che hanno fornito uno o piu’ giocatori ai 30 partiti per il triplice impegno dell’Italia nelle qualificazioni ai Mondiali 2022 hanno sottoposto gli atleti ad una raffica di tamponi, isolandoli dal gruppo in attesa della decisioni delle rispettive Asl. Finora nessuno sarebbe risultato positivo ma, nel dubbio e in attesa degli esiti del test molecolare, il Sassuolo ha intanto fatto una scelta forte, decidendo per prudenza di non far giocare contro la Roma i suoi nazionali, Ferrari e Locatelli.

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Le altre aspettano, sperando che da qui a sabato non ci siano brutte sorprese tali da indurre le Asl a intervenire e magari, nella peggiore delle ipotesi, a decidere l’ isolamento domiciliare per un intero gruppo squadra, facendo saltare altre partite e complicando un calendario gia’ stressato. Le decisioni della giustizia sportiva sui casi Juventus-Napoli, Lazio-Torino e di Inter-Sassuolo hanno chiaramente messo le scelte nelle mani della autorita’ sanitarie, cui tutti devono attenersi. Insomma, c’e’ grande preoccupazione per l’esito inatteso di una vincente campagna della Nazionale, che ha anche rinfocolato le voglie, oltre che le speranze, di riaprire gli stadi, o almeno l’Olimpico, in vista dell’Europeo di giugno.

LA POLITICA PRONTA A RIAPRIRE GLI STADI IN ESTATE

Dopo le dichiarazioni moderatamente ottimistiche dei sottosegretari allo Sport, Valentina Vezzali, e alla Sanita’, Andrea Costa, oggi l’assessore regionale alla Sanita’ del Lazio, Alessio D’Amato, ha suggerito di usare “il sistema un biglietto un tampone e il distanziamento” per la partita inaugurale del torneo, Italia-Turchia dell’11 giugno, ma il governatore, Nicola Zingaretti, ha subito chiarito che “sull’accesso del pubblico decidono il governo e il Cts. Noi in teoria siamo pronti, ma non sono scelte regionali”. Questione stadi a parte, che pure ai club interessa sempre molto, ora a dominare e’ l’ansia di tutti per un possibile cluster. “E’ una situazione di allarme, non c’e’ dubbio: ora tutti devono eseguire tamponi quotidiani e rispettare le regole cha abbiamo da protocollo”, ha spiegato Gianni Nanni, medico del Bologna e responsabile dello staff sanitario delle squadre di serie A. “Noi al Bologna di azzurro abbiamo Soriano e dobbiamo controllare lui – ha aggiunto -. E’ chiaro che tutti i club dovranno valutare molto bene chi e’ stato a contatto con questi positivi nel gruppo azzurro”. Dal Napoli (con Insigne, Di Lorenzo e Meret), alla Fiorentina (Biraghi e Castrovilli), dall’Inter (Bastoni, Barella e Sensi) al Milan con Donnarumma, dalla Lazio (Immobile e Acerbi) alla Roma (Spinazzola, Mancini, Pellegrini, El Sharaawy, e anche Dzeko sotto osservazione per la positivita’ del cr della Bosnia), finora i riscontri sono stati tranquillizzanti, ma un test negativo oggi non garantisce che lo sia anche nei prossimi giorni. I giallorossi, in isolamento precauzionale, hanno in serata ricevuto il via libera dalla Asl e potranno allenarsi regolarmente e partire per Reggio Emilia.


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