San Giorgio a Cremano, riflettori accesi sull’appalto di igiene urbana

SULLO STESSO ARGOMENTO

San Giorgio a Cremano, riflettori accesi sull’appalto di igiene urbana

San Giorgio a Cremano. In questi giorni i cittadini stanno ricevendo la TARI 2021, il temuto balzello per il pagamento dei servizi di igiene urbana. Non mancano le polemiche, in particolare da parte delle attività produttive sul territorio ferme a causa delle restrizioni dettate dal Governo. Anche le associazioni culturali e sportive hanno lanciato un grido d’allarme, come il Centro Teatro Spazio luogo simbolico dove Massimo Troisi è nato e si è formato artisticamente.

Tutte attività che stanno facendo difficoltà a far fronte al pagamento dei tributi comunali in questo particolare periodo di emergenza pandemica. Ed è in questo contesto che il collettivo sangiorgese FreeCremano ha voluto puntare i riflettori sull’appalto di igiene urbana attraverso un video di inchiesta pubblicato sui Social. Si tratta del contratto più costoso in Città – denunciano gli attivisti – pari a oltre 6 milioni di Euro l’anno per cinque anni laddove a fronte di uno scarso livello di raccolta differenziata, attestata al 51% circa, ben al di sotto dell’obiettivo fissato come soglia al 65%, non vi è alcun beneficio di sconto sulla TARI.

Insomma a causa dell’assenza di campagne informative e di sensibilizzazione previste da contratto ma che nei fatti restano impalpabili alla comunità e, della scarsa attenzione sui controlli rispetto al conferimento i cittadini, ancora una volta, sono chiamati a pagare lo scotto di una tassa divenuta insostenibile, soprattutto oggi in un periodo di crisi economica. Non solo, FreeCremano punta il dito anche sulle numerose inadempienze contrattuali come ad esempio la raccolta delle deiezioni canine con automezzi specifici, la verifica della customer satisfaction attraverso indagini sull’utenza e la somministrazione di questionari sulla soddisfazione del livello di qualità del servizio erogato.




LEGGI ANCHE

Carcere di Poggioreale: protesta dei detenuti del reparto Avellino

50 detenuti del reparto Avellino del carcere di Poggioreale hanno protestato battendo oggetti contro i cancelli di sbarramento dalle prime ore del mattino fino alle ore 15:00 di oggi. I detenuti contestavano la circolare DAP che disciplina la consegna di generi alimentari e indumenti da parte dei familiari (15 kg di indumenti e 5 kg di generi alimentari). Con arroganza, hanno preteso di parlare con il direttore minacciando ulteriori proteste. Grazie all'interlocuzione dell'unico agente rimasto chiuso...

Il clan dei telefonini in carcere. Il pentito: “Entravano nascosti nelle ruote delle sedie a rotelle dei familiari”

L'ingegno dei detenuti e dei loro familiari complici per entrare in carcere tutto quello che di illegale non conosce limite ne ostacoli. "Noi facevamo entrare i telefonini anche attraverso un detenuto di Marcianise di cui non ricordo il nome ma solo il soprannome plusiello, questa persona faceva entrare i telefonini utilizzando la sedia a rotelle di un familiare che veniva a trovarlo in carcere, in quanto le sedie a rotelle non vengono perquisite al momento...

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE