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Rider aggredito, anche i minori confessano ‘la tarantella’: ma restano tutti in carcere

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Rider aggredito, anche i minori confessano ‘la tarantella’: ma restano tutti in carcere.

Il giudice Marina Ferrara del Tribunale dei Minorenni di Napoli ha confermato il decreto di fermo emesso dalla Procura dei Minorenni nei confronti dei quattro minorenni del branco composto anche da due maggiorenni, che la notte tra l’1 e il 2 gennaio scorsi ai danni di un Rider napoletano, Giovanni Lanciato, di 50 anni, a cui una banda composta da sei giovanissimi ha rubato lo scooter. Il giudice ha anche disposto la detenzione per i due 17enne e i due 16enni, in un istituto minorile.

I ragazzi e i genitori sono scoppiati in lacrime dopo la lettura della sentenza. La camera di consiglio e’ durata circa due ore. Secondo quanto si e’ appreso i ragazzi hanno risposto a tutte le domande poste dal giudice, hanno ammesso le loro responsabilita’ e si sono mostrati estremamente collaborativi con l’autorita’ giudiziaria.

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Il gip ha però ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e la crudelta’ e, motivando la sua decisione, ha sottolineato la sussistenza della crudelta’ nelle azioni compiute dai quattro ragazzi per rapinare lo scooter al 50enne, rappresentata soprattutto quando uno dei ragazzi alla guida di uno dei due motocicli usati per inseguire il Rider, decide di investire le gambe della vittima malgrado fosse gia’ a terra. Evidenziata dal giudice anche la completa noncuranza riguardo il particolare momento che l’umanita’ sta vivendo a causa della pandemia, rappresentata dalla circostanza che sia nei giorni precedenti la rapina, sia in quelli successivi, i quattro se ne andavano indisturbati in giro senza casco sullo scooter, a giocare a carte oppure mangiare un panino, malgrado l’Italia fosse in piena “zona rossa”.

I ragazzi, rispondendo alle domande del giudice, hanno ancora una volta confermato che la decisione di compiere la rapina e’ stata presa “ex abrupto”: “Abbiamo deciso tutti in gruppo di andare a fare una ‘tarantella’ (una bravata,ndr)”. Sul fronte investigativo, gli inquirenti stanno ora cercando di appurare se anche uno dei due scooter usati dal branco, risultato frutto di un altro colpo, sia stato anch’esso derubato dagli stessi indagati.


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