Coronavirus, picco nel Vesuviano: 5 nuovi casi a Pompei, 4 a Poggiomarino, 3 ad Ercolano. Ora sono oltre 70

SULLO STESSO ARGOMENTO

Cinque nuovi casi di coronavirus a Pompei, quattro a Poggiomarino, tre ad Ercolano, uno a Terzigno, uno a Sant’Antonio Abate.

 

L’area vesuviana rischia di diventare una zona di espansione del contagio. Numeri impressionanti registrati neanche nel periodo di massimo picco della pandemia. Se di sommano ai 31 casi di San Giuseppe Vesuviano, ai 16 di Somma Vesuviana e ai dieci di San Giorgio a Cremano si arriva ad oltre settanta casi in pochi giorni. Numeri che preoccupano la popolazione e la stessa unità di crisi della Regione Campania.

Il sindaco di Ercolano Ciro Buonaiuto attraverso la sua pagina facebook ha spiegato: “Continuo ad essere costantemente in contatto con i responsabili dell’Asl affinché possano essere sempre più ridotti i tempi per chi è in attesa del tampone. Persiste qualche rallentamento, ma la situazione appare nettamente migliorata rispetto alle scorse settimane.
A tutti i cittadini chiedo di tenere in ogni occasione massima prudenza: mascherina e distanza sociale sempre! È l’unico modo per proteggere la nostra salute e quella dei nostri cari. Continuerò a tenervi aggiornati”.



     




    LEGGI ANCHE

    Castellammare choc: in rete tutte le immagini dell’omicidio di Alfonso Fontana

    Era arrivato con qualcuno a Torre Annunziata la sera in cui fu ucciso Alfonso Fontana, il rampollo della nota famiglia di camorra dei "Fasano" di Castellammare di Stabia. Per il suo omicidio è in carcere da un mese uno dei boss del quartiere Moscarella, Catello Martino detto "puparuolo". La novità investigativa per i soli media la si evince da un video , che stava circolando in rete da due giorni e che è stato diffuso...

    Omicidio Maimone, colpo di scena al processo: testimone incriminato in udienza

    Durante il processo sull'omicidio dell'aspirante pizzaiolo Francesco Pio Maimone a Napoli, un testimone chiave è stato incriminato per falsa testimonianza durante l'udienza. Il titolare di uno degli chalet vicini al luogo della tragedia ha fornito dichiarazioni contraddittorie e omissive, portando alla sospensione dell'udienza. Il presunto assassino, Francesco Pio Valda, è stato descritto come un soggetto sconosciuto precedentemente alla lite che è scaturita da un litigio riguardante un paio di sneakers firmate. Il comportamento del testimone, Giovanni...

    IN PRIMO PIANO

    LE VIDEO STORIE