Napoli chiede verità per la morte del cooperante Mario Paciolla

SULLO STESSO ARGOMENTO

Napoli. “L’impegno della famiglia di Mario e’ un percorso di resistenza e coraggio, appena iniziato. Chi e’ qui stasera sta dalla parte di Mario e del suo percorso di solidarieta, eguaglianza e giustizia”.

 

Cosi’ Alessandra Ballerini, legale della famiglia di Maio Paciolla ha parlato dal palco della Villa Comunale di Napoli davanti ai circa 300 napoletani che si sono radunati per ricordare il cooperante partenopeo dell’Onu morto in Colombia. Il legale e’ salito sul palco insieme alla sua collega Emauela Motta e ai genitori di Mario, Anna Motta e Giuseppe Paciolla.

“Ho imparato – ha detto il legale leggendo un documento condiviso con la famiglia del ragazzo – a conoscerlo iniziando le indagini sulla sua morte ma ho capito che Mario rappresenta la meglio gioventu’ che va in giro per il mondo e non torna, abbiamo perso i suoi talenti ma non dobbiamo perdere i suoi ideali. Lo dobbiamo a lui e a tutti i giovani che cercano di cambiare il mondo dobbiamo delle verità”.



    Ad ascoltarla anche il presidente della Camera Roberto Fico, il ministro degli esteri Luigi Di Maio e il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Dopo gli intrerventi delle autorita’ e della famiglia hanno preso la parola alcuni amici del giovane, che lo hanno ricordato, prima del concerto finale di alcuni gruppi musicali partenopei che hanno ricordato attraverso le note il lavoro di Paciolla.

    “Napoli e io in prima persona abbiamo seguito la vicenda di Mario e non abbiamo mai creduto al suo suicidio”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris che ha ricordato lo striscione esposto sulla facciata di Palazzo San Giacomo con la scritta “Giustizia per Mario Paciolla”, spiegando che “dimostra l’impegno a chiedere fin dall’inizio verità e giustizia. Chiediamo un’inchiesta indipendente e seria: con Napoli si schiera il Governo e il presidente della Camera”, ha aggiunto de Magistris con riferimento alla presenza, alla commemorazione nella Villa Comunale di Napoli, del ministro degli Esteri Luigi Di Maio e del presidente della Camera Roberto Fico. “Sono segnali importanti per la famiglia – ha concluso – e ho l’impressione che l’attenzione stia salendo anche in Colombia”.

    “A norme del governo sono qui per portare massima vicinanza alla famiglia di Mario e lavoreremo tutti insieme, istituzioni, societa’ civile con la famiglia per ottenere la verita’ su quello che e’ accaduto” . Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio intervenendo sul palco a Napoli alla commemorazione di Mario Paciolla. Di Maio ha avuto anche un colloquio con la famiglia di Paciolla prima dell’inizio della manifestazione.
    “Mario – ha detto Di Maio – era in mio coetaneo, figlio della stessa terra e ora tutti chiediamo alle autorita’ colombiane e all’Onu la massima collaborazione per sapere cosa e’ avvenuto, perche’ la famiglia deve sapere. Le autorita’ italiane stanno indagando e anche quelle colombiane e abbiamo attivato l’Onu sottolineando che ci aspettiamo risultati dalla loro inchiesta interna. Il diritto della comunita’ e’ di sapere verita’, lo dobbiamo a Mario e a tutti i nostri cooperanti che lavorano in giro per il mondo. Ai genitori dico contate su me e noi per avere verità”.

    “Sento molto vicino Mario Paciolla, tempo fa quando ho iniziato il mio percorso mi ricordo di averlo visto in manifestazioni nel centro storico di Napoli. Lo sento molto vicino”. Lo ha detto il presidente della Camera Roberto Fico intervenendo alla manifestazione. “E’ difficile trasferire il mio sentimento di dolore perche’ non e’ tornato. Volevo abbracciare oggi forte i genitori e tutti gli amici che vivono momenti terribili e dolorosissimi. Lo Stato non si fermera’ davanti a niente, dobbiamo arrivare fino in fondo fino a dove le cose vanno scoperte, sono contento che stasera ci siano il Parlamento e il Governo insieme e insieme lavoreremo per arrivare alla verità”.




    LEGGI ANCHE

    Si schianta con la moto a Monterusciello: muore 28enne di Quarto

    Un tragico incidente stradale è avvenuto ieri nel tardo pomeriggio a Monterusciello, quartiere di Pozzuoli, costando la vita a Giuseppe Armanetti, 28enne di Quarto. Il giovane era in sella alla sua moto Africa Twin quando si è scontrato contro un'utilitaria guidata da una 35enne di Pozzuoli. L'impatto è stato violentissimo e il 28enne è stato sbalzato dalla sella finendo a terra ad oltre dieci metri di distanza. Il casco, seppur allacciato, non è stato in grado...

    Morto a 13 anni per omessa diagnosi tumorale: indagati medici di Caserta e Roma

    P.C., un ragazzo di soli 13 anni, è morto a causa di un'omessa diagnosi tumorale. La Procura ha iscritto nel registro degli indagati medici e personale sanitario delle strutture ospedaliere di Caserta e Roma per omicidio colposo e falsificazione di cartella clinica. Il giovane P.C. soffriva di dolori incontrollabili al ginocchio, ma la diagnosi di tumore non è stata formulata tempestivamente, privandolo della possibilità di ricevere cure adeguate. Lo Studio Associati Maior, incaricato dalla famiglia di...

    IN PRIMO PIANO

    LE VIDEO STORIE