

I manifestanti hanno devastato negozi e automobili, e circondato e minacciato giornalisti della rete televisiva di orientamento conservatore "Fox News" e dato alle fiamme gli edifici connessi alla storica Chiesa episcopale di San Giovanni, non lontano dalla Casa Bianca, e la sede dell'American Federation of Labor and Congress of Industrial Organizations (Afl-Cio), una delle principali federazioni sindacali del paese.
Il presidente Usa, Donald Trump, è stato trasferito in un bunker in risposta al rischio di autobombe segnalato dall'intelligence: a Washington, così come a New York e in altre città, manifestanti della sinistra radicale riempiono veicoli di bombe molotov e materiale incendiario da utilizzare negli scontri di strada. Gli agenti dell'Us Marchals e della Drug Enforcement Administration (Dea) sono stati schierati in massa sulle strade per tentare di arginare le violenze.