A Positano stanno aspettando la cosiddetta ‘fase 2′. Il sindaco Michele De Lucia assicura: “A noi bastano 15 giorni per riaprire tutto”. Ma avverte: “Sia chiaro, se il turismo non ripartirĂ e se lo Stato non ci aiuta, Positano rischia la bancarotta, altre strade non ci sono”. Preoccupato anche il primo cittadino di Amalfi, Daniele Milano: “Ad oggi c’e’ una forte incertezza, non conosciamo le regole di ingaggio e quindi non resta da capire come sarĂ organizzata questa fase 2. Di sicuro siamo preoccupati e di sicuro dobbiamo essere aiutati”. I conti si fanno presto, spiega De Lucia. “Positano e’ un comune che vive solo ed esclusivamente di turismo, qui il 100% dei cittadini vive di turismo – dice – se il turismo non riparte, il 60% del bilancio va in fumo. Non solo, non riusciremo neanche a puntare sulla riscossione dei tributi perchĂ© se tutti lavorano nel turismo e il turismo non riparte come pagano?”. Da qui l’appello: “Noi rientriamo tra quei Comuni virtuosi che dallo Stato prendono zero trasferimenti e che contribuiscono al fondo di solidarietĂ . Ecco, questo valeva per il 2019 ma per il 2020 non può andare avanti così perchĂ© noi siamo fermi”. Il primo cittadino di Amalfi aggiunge: “E’ ovvio che noi comuni ad esclusiva vocazione turistica dobbiamo essere aiutati altrimenti il bilancio non quadrerĂ . Se vengono a mancare i soldi delle tasse di soggiorno, dei parcheggi, per fare qualche esempio, come facciamo?”. Il turismo di Positano per “l’80% e’ fatto da viaggiatori internazionali, se non si riprendono i voli sarĂ un ulteriore problema”, spiega De Lucia. E guai a parlare con lui di pannelli in ‘plexiglass’ sulle spiagge. “Mai e poi mai, non scherziamo – dice – ovvio che dovremo assicurare un distanziamento ma anche in questo caso c’e’ un problema. A Positano tutto è ‘stretto’, i vicoli, le spiagge piccole, i ristoranti piccoli”. “Noi siamo pronti a fare la nostra parte – sottolinea – abbiamo fatto il punto con gli albergatori e siamo pronti in 15 giorni ma il Governo deve dare le risposte. Ad oggi nessuno ci ascolta e se si continua così, qui chiudiamo”. “Aspettiamo di vedere come questa fase 2 impatterĂ – conclude il sindaco di Amalfi – prima di allora a noi come agli albergatori risulta difficile organizzarci. Certo, quello che sembra comunque chiaro è che avremo bisogno dal Governo di provvedimenti ad hoc altrimenti si rischia grosso”.