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Troppi decreti per fronteggiare l’emergenza: imprese e professionisti vivono nel caos

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La frammentazione degli interventi del Governo per far fronte all’emergenza coronavirus ha causato una situazione di confusione nell’interpretazione dei provvedimenti da parte dei destinatari delle misure, che devono saltare da un testo all’altro per trovare una sintesi sulle regole da rispettare e gli interventi di cui sono beneficiari.

Prima i comunicati stampa e i decreti ad hoc emanati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, poi DL 9/2020 (Covid-bis), quindi il DL 18/2020 (Decreto Cura Italia) e infine il nuovo testo che dispone la chiusura di gran parte delle attività produttive in tutto il territorio nazionale.

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Senza dimenticare il già annunciato decreto che includerà nuove misure di sostegno concordate con l’Unione Europea, che dovrebbe uscire per il mese di Aprile.

Almeno cinque provvedimenti includono differenti blocchi e interventi a seconda della residenza delle persone fisiche, della dimensione e del settore in cui operano le attività economiche.

Imprese del Sud esprime preoccupazione per questa situazione: “Pur consapevoli della situazione difficile che costringe il Governo a “navigare a vista” – commenta il fondatore del Think Tank, Sergio Passariello – siamo certi che sarebbe stata possibile una linea di interventi più chiara, di facile interpretazione e coerente nel tempo. Pur restando sempre sull’attenti rispetto ai provvedimenti emanati di volta in volta, imprenditori e professionisti stanno vivendo un periodo di frustrazione, oltre che per le conseguenze economiche negative dell’emergenza, anche per il disorientamento a cui sono stati indotti da una molteplicità di decreti emanati a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro che hanno cambiato rapidamente l’approccio del Governo in base ad appartenenza geografica, settoriale e alla dimensione dei rispettivi affari. Auspichiamo che l’esecutivo trovi una soluzione per semplificare la situazione accorpando in un solo testo chiaro e coerente tutte le misure attuate fino ad oggi, a partire dal quale poter integrare in futuro ulteriori nuove disposizioni”.

Articolo pubblicato il 23 Marzo 2020 - 20:03 - Redazione Cronaca

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