Juve: prima crisi e nuovi guai, Douglas Costa ko

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La sconfitta di Verona non e’ costata alla Juventus solo i tre punti in palio e l’aggancio in vetta da parte dell’Inter. La squadra di Sarri, al quarto ko stagionale, il terzo in campionato, ha sentito scricchiolare buona parte delle certezze accumulate nella prima fase di stagione, ritrovandosi aggrappata al solo Ronaldo, alla decima partita con almeno una rete segnata. Per CR7 quindici gol in dieci partite hanno tenuto a galla le ambizioni dei bianconeri. Nel pieno della prima crisi stagionale, frutto del secondo ko consecutivo in trasferta, Sarri si ritrova anche senza Douglas Costa, infortunatosi proprio al Bentegodi: per l’esterno brasiliano, uno dei punti fermi del tridente di Sarri, dai 15 ai 20 giorni di stop, ennesimo forfait nelle tre stagioni in bianconero costellate di infortuni. Sono gia’ 39 le partite che il brasiliano ha dovuto saltare da quando si e’ trasferito a Torino, sintomo di una fragilita’ muscolare ormai palese. Il ritorno di Danilo, che si e’ allenato almeno per una parte di seduta con i compagni, e’ una piccola consolazione per Sarri che difficilmente risolvera’ i problemi mostrati dai bianconeri nelle ultime uscite. Iniziando dalla difesa, che ha gia’ subito 23 gol in campionato, poco meno del doppio rispetto alla prima Juve di Allegri con 12: a favore dell’ex tecnico bianconero anche il confronto in attacco, con 5 gol realizzati in piu’. La prima occasione per riscattarsi arrivera’ giovedi’, quando la Juve affrontera’ il Milan nell’andata della semifinale di Coppa Italia: gia’ 70.000 i tagliandi staccati per S.Siro in vista della sfida contro l’ex Ibrahimovic, partita dal sapore particolare anche per Bonucci, Higuain e De Sciglio, ex rossoneri. Dopo avere perso la Supercoppa italiana, i bianconeri non vogliono sbandare in Coppa Italia e siccome la gara di ritorno a Torino sara’ il 4 marzo, tre giorni dopo lo scontro diretto di campionato con l’Inter, cercano un bel risultato nel match di andata. La Juventus, inoltre, spera che Chiellini bruci le tappe e, dopo essere tornato a lavorare in gruppo dia il nulla osta per il ritorno in partita, sei mesi dopo il crac del ginocchio nell’allenamento del 30 agosto. In questi sei mesi la sua assenza si e’ decisamente fatta sentire.


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