Dopo tre mesi di rinvii ed una perizia medica, è stato ascoltato questa mattina il commerciante di Portico di Caserta che, già nel corso delle indagini, aveva accusato l’imprenditore Antonio D’Amico di avergli chiesto tangenti per conto del clan Bifone. E stamattina davanti al collegio presieduto dal giudice Giuseppe Meccariello, il testimone ha confermato le accuse, affermando che D’Amico si sarebbe presentato in due occasioni, nel 2009 e nel 2010, chiedendo “un regalo per il mastro di Portico”, ovvero Antonio Bifone. Nel 2011 si sarebbe presentato un altro ragazzo, sempre verso dicembre, per chiedere “un regalo per i carcerati” ed anche in quell’occasione fu consegnata una somma per Bifone. In totale sarebbero stati cacciati circa cinquemila euro.
Napoli– Torna ad accendersi lo scontro attorno al destino di uno degli ultimi pini secolari… Leggi tutto
Un dolore composto, un silenzio assordante e, infine, un'esplosione di applausi e palloncini bianchi. Montecorvino… Leggi tutto
Rozzano – Momenti di apprensione nel mondo del calcio: Massimo Moratti, storico ex presidente dell’Inter,… Leggi tutto
Napoli - “Ho vissuto un episodio drammatico, ora cosa racconterò ai miei figli riguardo al… Leggi tutto
Benevento– Un’aggressione immotivata ha rovinato la serata di un concerto in piazza. Ieri sera, durante… Leggi tutto
Napoli – La spiaggia della Mappatella, uno dei lidi più frequentati di Napoli, sta vivendo… Leggi tutto