Migliora l’umore, attenua l’ansia, protegge dalle malattie, aumenta le potenzialità del cervello e rafforza l’autostima: è l’abbraccio. Oggi si celebra la giornata mondiale. Ogni 21 gennaio, da 34 anni a questa parte, si celebra il National Hugging Day, introdotto dall’americano Kevin Zaborney e rapidamente arrivata anche Europa e Australia. Le coccole, il calore umano, sembra facciano passare anche i dolori fisici, come il mal di testa, e abbassino la pressione. La responsabile è l’ossitocina, ‘l’ormone dell’amore’, che fa scendere i livelli di stress. La ricorrenza affonda le proprie radici negli Stati Uniti degli anni ’80 ma soprattutto rappresenta l’occasione per ricordare gli effetti benefici associati a un semplice abbraccio: tra questi ci sono il rilascio dell’ossitocina, un ormone salutare, e la riduzione dei livelli di stress.
L’idea di istituire la Giornata Mondiale degli Abbracci si deve a Kevin Zaborny, che propose il giorno 21 gennaio per una ricorrenza che avrebbe dovuto rialzare il morale degli statunitensi, solitamente più basso in questo momento dell’anno per via della nostalgia che segue i grandi festeggiamenti per Natale e Capodanno. L’evento è stato celebrato per la prima volta a Clio, cittadina del Michigan, nel 1986, prima di farsi strada nel resto degli Stati Uniti e in molti altri Paesi del mondo.L’idea alla base della ricorrenza del 21 gennaio è quella di incoraggiare le persone ad abbracciare parenti e amici, anche per godere dei benefici sortiti da questo gesto, descritti da Francesco Bruno dell’Università di Roma: “Il sostegno sociale e le emozioni che siamo in grado di ricevere o trasmettere mediante un abbraccio aumentano il rilascio di ossitocina”. Tutto ciò ha un impatto positivo sugli aspetti psicologici, emotivi e sociali, che beneficiano secondo alcuni studi anche di un calo del cortisolo, che provoca una conseguente riduzione dello stress, sia percepito che misurato. Ma un abbraccio rappresenta un toccasana anche per la salute cardiovascolare e per aumentare le capacità di difesa dalle infezioni, oltre che per l’umore, visto il potere di sprigionare emozioni positive. Secondo Bruno infatti gli abbracci “favoriscono la riduzione dei conflitti, il rafforzamento di attaccamento e legami, l’aumento della capacità di riconoscere le emozioni altrui (empatia), di fedeltà e sincerità”.
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