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Si erano fermati per aiutare un’automobilista in panne i due cacciatori di Serino travolti e uccisi sull’Ofantina

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Si erano fermati su un viadotto della statale Ofantina bis, poco prima dello svincolo di Montemarano in provincia di Avellino per soccorrere un’auto rimasta in panne, poi sono stati travolti e sbalzati giù dal viadotto da un’altra auto che procedeva nella stessa direzione. E’ questa la dinamica che emerge dalle indagini dell’incidente costato la vita ad un 52enne e un 64enne. La Procura di Avellino ha aperto un’inchiesta.  Le vittime sono Carmine Molisse, 52 anni, dipendente del comune di Serino e Antonio De Feo, 64 anni, titolare di una macelleria a San Michele di Serino. Come facevano spesso, erano diretti verso i boschi del monte Terminio per cercare funghi. Nell’incidente sono rimaste coinvolte quattro auto e ferite altre quattro persone. Le loro condizioni non sarebbero gravi. Sul posto, dove i Vigili del Fuoco hanno da poco recuperato i corpi delle vittime, è presente insieme a carabinieri e polizia, il consulente della Procura di Avellino, Alessandro Lima. Inizialmente si era pensato infatti che le due vittime fossero state sbalzati dall’abitacolo dell’auto ferma in senso inverso alla marcia e con le portiere aperte. I due erano invece di ritorno da una battuta di caccia in alta Irpinia e avevano notato il veicolo in avaria sulla carreggiata opposta. Per prestare soccorso si erano accostati al veicolo. In quel frangente sono sopraggiunti altre due auto che non hanno notato il veicolo in panne e sono piombate sulle due vetture ferme. La procura della Repubblica di Avellino ha aperto un’inchiesta e ha disposto il sequestro dei veicoli e delle due salme, recuperate non senza difficoltà dai vigili del fuoco del distaccamento di Montella.


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