Juve, Sarri: ‘Per adattarsi ci vuole tempo, non è un videogioco’

SULLO STESSO ARGOMENTO

L’adattamento è “mettere i giocatori in condizione di esprimersi al meglio mantenendo l’equilibrio. Ci vuole tempo, non è un videogioco”. Così Maurizio Sarri, allenatore della Juventus, alla vigilia della sfida con il Brescia. “Per Chiellini la ‘mia’ Juve si vedrà a Natale? Il processo di apprendimento è reciproco. Io devo capire cosa posso fare per la squadra e la squadra deve capire quello che chiedo io”, ha spiegato il tecnico in conferenza stampa. “E’ normale, è una squadra in evoluzione, bisogna trovare gli equilibri giusti in base alle caratteristiche dei giocatori. Stiamo lavorando, poi io spero succeda il prima possibile, ma come ho sempre detto – ha aggiunto – l’adattamento di una squadra ai principi dell’allenatore è sempre molto soggettivo”. Sul suo adattamento all’ambiente bianconero, Sarri ha commentato: “Il mondo Juve non ha niente di particolare e di differente da altri tipi di realtà. Questi mondi sono fatti da persone, non è che c’è un diktat dal cielo. Io con queste persone mi trovo benissimo, quindi non ci trovo niente di particolare. La necessità di fare risultati c’è anche in altri ambienti”, ha proseguito. “Non è che c’è tanto di diverso. Qui c’è un ottimo livello di organizzazione, persone con cui mi trovo meglio quindi l’adattamento al mondo Juve è molto semplice. Poi c’è l’aspetto tecnico, imparare piano piano le caratteristiche di tutti i giocatori a disposizione. Tutti hanno caratteristiche palesi e altre che riconosci lavorandoci giorno dopo giorno, non vedendo qualche partita. Quello è l’adattamento – ha sottolineato – mettere i giocatori in condizione di esprimersi al meglio e allo stesso tempo mantenendo l’equilibrio di squadra. Sono tentativi su cui bisogna innescare un modo di giocare e pensare. Poi ci vuole tempo, non è un videogioco. E’ fantasia popolare. Un modo di giocare è un modo di pensare, quindi per innescare un modo di pensare ci vuole tempo”, ha concluso Sarri.




LEGGI ANCHE

Stadio Maradona, il ministro Abodi: “Ok al restyling”

Il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha commentato la situazione del progetto Stadio Maradona auspicando un accordo tra Comune e Calcio Napoli. "Il sindaco di Napoli ha le idee chiare e può contare sulla nostra collaborazione," ha dichiarato Abodi. "Mi auguro che ci sia una perfetta sintonia tra la municipalità e il club per quanto riguarda il progetto Stadio Maradona." "Ambizioni reciproche" "Nel progetto stadio," ha aggiunto Abodi, "ci sono ambizioni reciproche tra...

Vincite record a Giugliano: ambo centrato 8 volte con una vincita di 200.000 euro

A Giugliano in Campania, provincia di Napoli, è stato registrato un fatto straordinario durante l'ultima estrazione del Lotto. Un singolo giocatore è riuscito a centrare lo stesso ambo per ben 8 volte, portando a casa un totale di 200.000 euro in vincite. Le combinazioni vincenti sono state realizzate grazie all'ambo 32-65 sulla ruota di Palermo. Come riportato da Agimeg. Questo notevole successo ha sicuramente reso speciale la giornata per il fortunato vincitore e ha attirato l'attenzione sul...

Napoli, svelati due omicidi di camorra: scattano gli arresti

Napoli: svelati due omicidi di camorra. Dalle prime luci del giorno i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli stanno dando esecuzione a due misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale partenopeo su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, relative a due omicidi aggravati dal metodo mafioso. Si tratta di due omicidi avvenuti negli ani scorsi e su cui si è fatta luce grazie alle informazioni fornite da alcuni pentiti.

Carcere di Poggioreale: protesta dei detenuti del reparto Avellino

50 detenuti del reparto Avellino del carcere di Poggioreale hanno protestato battendo oggetti contro i cancelli di sbarramento dalle prime ore del mattino fino alle ore 15:00 di oggi. I detenuti contestavano la circolare DAP che disciplina la consegna di generi alimentari e indumenti da parte dei familiari (15 kg di indumenti e 5 kg di generi alimentari). Con arroganza, hanno preteso di parlare con il direttore minacciando ulteriori proteste. Grazie all'interlocuzione dell'unico agente rimasto chiuso...

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE