Sarri, penso solo alla finale

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Ci siamo: domani sera a Baku il primo dei due derby inglesi assegnerà l’Europa League 2018-2019. Chelsea e Arsenal rappresenta lo sfizioso ‘antipasto’ che prepararà i palati all’ultimo atto di Champions League di sabato: al Wanda Metropolitano si respirerà ancora aria di Premier League, con Tottenham e Liverpool a caccia del trono continentale. A portare un po’ d’Italia, oltre alla presenza in panchina del tecnico dei ‘blues’, ci penserà il nostro Gianluca Rocchi, fischietto designato per la sfida. Per i Blues, prima finale dal 2013: allora fu trionfo ad Amsterdam. In attesa di scoprire se sarà davvero l’ultima sua panchina con il Chelsea e le sirene juventine vinceranno, Maurizio Sarri punta al suo primo trofeo continentale che renderebbe “straordinaria” quella che rimane comunque “una buona stagione”. L’esito della finale di Baku potrebbe, del resto, pesare sulla sua conferma a Stamford Bridge. Il diretto interessato comunque rinvia ogni discorso post finale. “Voglio pensare solo alla finale, ho un contratto con il Chelsea per altri due anni”, ha spiegato l’ex Napoli chiarendo che “innanzitutto parlerò con il Chelsea, ma questo non è il momento per discutere. Adesso dobbiamo pensare solo alla finale – ha proseguito – La mia opinione è sempre la stessa, ho bisogno di parlare in questo momento solo della finale e dei miei giocatori. E i miei giocatori hanno bisogno che parli solo della finale”.Non ha di questi problemi invece Unai Emery, per il quale l’Europa League è il territorio di caccia prediletto. Lo spagnolo ne ha già messe in bacheca tre alla guida del Siviglia. E ambisce a infilare la quarta. “Vincere ci permetterebbe di raggiungere un trofeo e la Champions League – ha ricordato il manager spagnolo – Per noi è molto importante vincere questo titolo e vivere un momento del genere. Ai miei giocatori voglio dire di godersi questo momento e viverlo bene, così come ai nostri tifosi”. Più che l’esperienza, però, potrebbe contare la pressione: il Chelsea sulla carta ne ha di meno, considerato che in tasca ha già il pass per la prossima Champions. Occhio all’infermeria: Sarri atterra a Baku senza parecchie pedine importanti, Loftus-Cheek, Hudson-Odoi e Rudiger. E sono in dubbio Kanté (“50 e 50”, ha detto Sarri) e Cahill. Emery, invece, deve fare i conti con le assenze del futuro juventino Ramsey, Suarez, Bellerin, Holding e l’armeno Mkhitaryan, che non è partito per Baku per i timori alla sua sicurezza personale considerate le frizioni tra il suo paese di origine e l’Azerbaigian.


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