Cinema

Bela Tarr ritorna dietro la macchina da presa con il documentario ‘Missing People’

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A distanza di otto anni dall’ultimo film “Il cavallo di Torino” (2011), premiato con l’Orso d’Argento al Festival di Berlino, il cineasta ungherese Bela Tarr ritorna al cinema, dopo l’annunciato ritiro dalla carriera di regista ai tempi dell’ultimo film. Da pochissimi giorni è stato annunciato che all’edizione di quest’anno del Festwochen (il Festival del cinema di Vienna) verrà proiettato il suo nuovo film Missing people”, una sorta di documentario sui mendicanti e gli emarginati di Vienna, in perfetto contrasto con l’immagine turistica della città, considerata nel 2018 “la città con la più alta qualità di vita nel mondo”. Si sa ancora poco di ulteriori dettagli, anche se è chiaro che le “persone scomparse” di questo film (del quale non si sa neanch se si tratti di un cortometraggio o di un film lungo) non sono nuove al cinema di Bela Tarr, anzi caratteristiche nei suoi precedenti lavori come Satantango” (1994) o “Le armonie di Werckmeister” (2000), ampiamente apprezzate dalla critica internazionale e da noi conosciute in particolar modo per la messa in onda nel programma tv notturno “Fuori Orario – Cose (mai) viste (Rai Tre) condotto da Enrico Ghezzi. “Missing people” verrà proiettato in anteprima al già citato Festival il 15 giugno 2019. Annunciato che chi si presenterà alla première con in mano una copia dell’Augustin (il giornale di strada più venduto in Austria) potrà entrerà gratis. Forse per potersi immedesimare con i personaggi che domineranno il film.
Gianmarco Cilento

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