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Scontri Inter-Napoli: processo agli ultrà neroazzurri: l’avvocato chiede ‘tutela’ per il tifoso che ha collaborato

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Si é aperto nell’aula bunker del carcere di San Vittore il processo con rito abbreviato a carico di sei ultrà arrestati con l’accusa principale di rissa aggravata nell’inchiesta sugli scontri del 26 dicembre prima di Inter -Napoli in cui è morto Daniele Belardinelli. Tra gli imputati figura Luca Da Ros, il 21enne tifoso interista che ha collaborato con gli inquirenti dando indicazioni utili all’indagine e ha chiesto di patteggiare la pena a un anno e dieci mesi. Fuori dall’aula il suo legale, l’avvocato Alberto Tucci, ha chiesto ai giornalisti di “non diffondere notizie inesatte scrivendo che alcuni ultrà sono stati arrestati per le sue dichiarazioni”. “Non è così – ha detto Tucci – sono stati arrestati per gli elementi individuati attraverso le immagini o ulteriori indagini. Non si può mettere in difficoltà o a rischio una persona”. Il difensore ha negato che Da Ros abbia subito delle minacce. Gli altri tifosi imputati sono Francesco Baj, Marco Piovella, Alessandro Martinoli, Simone Tira, Nino Ciccarelli. Sono tutti accusati di rissa aggravata e altri reati, mentre l’inchiesta principale sull’investimento di Daniele Belardinelli, travolto da una o due macchine e morto poi in ospedale, è ancora in corso e vede quasi una trentina di indagati per omicidio volontario. Tra le parti offese, oltre alla moglie e ai genitori di Belardinelli, figurano anche tre tifosi del Napoli che, durante i violenti scontri di via Novara, vennero accoltellati. “Da Ros ha ripreso a studiare, sta cercando di ripartire con la sua vita e non ha paura, lui ha ammesso le sue responsabilità ma le sue dichiarazioni non sono state determinanti per le imputazioni degli altri”. Ha spiegato ancora l’avvocato Alberto Tucci. Da Ros, 21 anni e che ha collaborato alle indagini ed è tornato libero, come ha chiarito il legale entrando nell’aula bunker, ha ottenuto il via libera dai pm a patteggiare 1 anni e 10 mesi e “penso che non ci saranno problemi” sulla ratifica della pena da parte del giudice. Il gup sul patteggiamento deciderà il 21 marzo.


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