Operazione Leonardo, i consulenti di lavoro si dissociano

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“Non è un consulente del lavoro la persona coinvolta nella nuova ondata di arresti nell'ambito delle indagini dell'operazione giudiziaria denominata “Leonardo” condotta dalla procura di Nocera Inferiore. Le indagini partite già dal 2016, che hanno portato all' di cinque soggetti e uno ancora ricercato, hanno coinvolto una novantina di soggetti che a vario titolo avrebbero messo in atto una mega truffa ai danni dell'Inps e dell'Agenzia delle Entrate. Il danno accertato per l'erario è di circa 2 milioni di euro a titolo di indennità previdenziali e di circa 20 milioni a titolo di credito di imposta. Sequestrati inoltre beni per circa 7 milioni di euro”. E' quanto si legge in una nota del consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro. “Un sodalizio criminale, composto da vari soggetti professionali che avrebbero operato nelle province di Salerno, , e Lecce anche attraverso compensazioni fittizie derivanti da importi conguagliati relativi ad arretrati per assegni concernenti i nuclei familiari. Alcune testate giornalistiche -prosegue la nota- nell'elencare i nominativi delle sei persone destinatarie di ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari hanno qualificato impropriamente uno degli arrestati come consulente del lavoro. Il consiglio nazionale dei consulenti del lavoro e il Cpo di Salerno, appresa la notizia a mezzo stampa, hanno avviato verifiche interne per accertare l'effettiva iscrizione all'Albo dei soggetti coinvolti”. “Nessun consulente del lavoro iscritto all'Ordine è rimasto coinvolto nell'operazione giudiziaria denominata ‘Leonardo'”, ha ribadito il Presidente del Cpo di Salerno, Carlo Zinno.


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