Sversamenti di reflui industriali e della produzione nel fiume Solofrone, ad Agropoli, nel Salernitano.Potrebbe interessarti
Il procuratore capo, Antonio Ricci, per l'occasione, ha formato, per la prima volta nell'ufficio inquirente vallese, un pool investigativo composto da tre militari della Capitaneria di Porto e da funzionari dell'Arpac che hanno passato al setaccio tutte le zone attraversate dal Solofrone. Si tratta, come spiega il capo dei pm, di "un nucleo di polizia ambientale che tentero' di rendere duraturo". I 13 opifici sono stati sanzionati seguendo la procedura semplificata prevista dal codice dell'ambiente che, ha chiarito Cimmino, "prevede l'impartizione di prescrizioni da parte della polizia giudiziaria che sono asseverate dall'Arpac di Salerno, con comunicazione di notizia di reato alla procura. Si da' un termine per adeguarsi agli standard imposti, a seguito del quale si rieffettua il controllo e, se la procedura da' esito positivo, si irroga solo una sanzione amministrativa; altrimenti la procedura semplificata diventa ordinaria e, quindi, si seguono le vie previste dal codice di procedura penale". Durante la fase investigativa, "gli imprenditori hanno reso la loro azienda adeguata seguendo i piu' moderni sistemi di smaltimento", dice Ricci annunciando che i controlli proseguiranno a tutti gli altri corsi d'acqua che ricadono nella competenza del circondario del tribunale di Vallo della Lucania.
Sversavano rifiuti industriali nel fiume Solofrone: 13 aziende denunciate
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