Gioco in Campania: scommesse in aumento, ma piano regionale GAP non finanziato

Il gioco d’azzardo in Italia è in costante espansione ed i recenti dati messi a disposizione dall’ADM (Agenzia Dogane e Monopoli) forniscono interessanti approfondimenti in merito ai giochi preferiti regione per regione.

L’anno scorso, la spesa dedicata alle scommesse sugli sport virtuali è cresciuta di 42 miliardi di euro rispetto al 2016, raggiungendo quota 223 miliardi di euro. All’interno di questo dato complessivo, la Campania si colloca in cima alla classifica nazionale delle regioni più appassionate di questo tipo di azzardo, con una spesa di 55 milioni di euro, superando la Sicilia che si ferma a 30 milioni di euro e la Lombardia a 25 milioni di euro.

Incrementi consistenti si registrano anche nelle scommesse su sport reali, che nel 2017 hanno raccolto puntate per 790 milioni di euro. Anche in questo settore la nostra regione svetta con una spesa di 183 milioni di euro, più del doppio di quanto registrato nella regione Lombardia che occupa il secondo gradino del podio con 91 milioni di euro. Crescono però anche le vincite che solo in Campania ammontano a 892 milioni di euro.

Guardando questi dati è facile comprendere perché i maggiori operatori autorizzati che offrono gioco online in Italia, hanno da tempo deciso di affiancare ai classici giochi da casinò anche l’offerta di opzioni di scommessa dedicate allo sport. Anche grazie all’offerta di bonus senza deposito per casinò online, sono numerosi i giocatori che scelgono di aprire un conto di gioco presso un operatore a distanza, in modo da avere l’opportunità di accedere con un semplice click all’intera gamma di opzioni di scommessa possibili.

Per quanto riguarda il Lotto, gli italiani si affidano ancora a forme di gioco tradizionale, ma in alcune regioni come la Campania e la Lombardia la raccolta del 2017 ha registrato una leggera flessione. In questo gioco la regione che spende maggiormente è proprio la Lombardia con 383 milioni di euro, la Campania è seconda con 342 milioni di euro, un dato che rappresenta un calo di quasi 40 milioni di euro rispetto al 2016.

Seppure quindi in Campania si registri un costante aumento del livello di gioco, la Regione non appare in grado di stare al passo con le richieste stabilite per ricevere i finanziamenti stanziati dall’Osservatorio per il gioco patologico presso il Ministero della Salute. Alla fine di novembre, infatti, l’Osservatorio ha valutato i piani regionali e le documentazioni presentate dai vari enti locati. Tutte le proposte sono state approvate tranne quelle della Campania e della Calabria, Regioni per le quali è stata riscontrata la mancanza di alcuni documenti necessari. I fondi rimarranno quindi bloccati fino a quando le due Regioni non invieranno la documentazione completa.

Nella stessa riunione in cui l’Osservatorio valutava i piani regionali è stato anche discusso il tema dell’utilizzo del logo “No Slot”, già attivo in molti territori. La direzione sarà quella di stilare delle linee guida per l’utilizzo dello stesso, senza però arrivare alla scelta di un logo unico. Sia queste linee guida che il nuovo esame della documentazione presentata dalle Regioni ritardatarie saranno oggetto di una nuova riunione fissata per il 22 gennaio 2019.

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