#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
App Sinfonia Desktop
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 5 Agosto 2025 - 07:35
22.7 C
Napoli
App Sinfonia Desktop
Cicalone torna a Napoli e mostra quello che molti fingono...
Tragedia in autostrada, la verità dalle telecamere e dai testimoni
Minorenni stranieri usati come pusher nel cuore di Napoli: arrestato...
Contrabbando di sigarette a Chiaiano: arrestato 59enne con 19 kg...
Napoli, furto di cellulari in Villa Comunale: arrestato 28enne tunisino
Napoli, abbonamenti esauriti: il 98% di conferme tra i tifosi
Falsi preti celebrano matrimoni e sacramenti: l’allerta del vescovo di...
Morte di Dj Godzi a Ibiza: slitta l’autopsia, necessarie altre...
Capri, sedicenne ferito dall’elica dopo un tuffo incauto
West Nile, altri due morti nel Casertano e uno nel...
Controlli serrati nel Golfo di Napoli: oltre 240 imbarcazioni verificate,
Escursioni in barca da San Vito Lo Capo: un’esperienza da...
Campania, il Governo boccia l’uscita dal piano sanitario: decisivi due...
Napoli, stop alla Cumana tra Fuorigrotta e Bagnoli: lavori urgenti...
Stretta della Polizia tra Mergellina e Pozzuoli: controlli a tappeto...
Sopravvivere al lunedì: abitudini, distrazioni e strategie per ripartire
Caserta, arrestato “l’orco” online: adescava minorenni con regali e denaro
Luigi Zeno premia Miss Mascotte per Miss Italia a Pompei
Napoli, incendia un negozio e aggredisce gli agenti: arrestato
Carenza di nefrologi in Molise: Asrem sigla una convenzione con...
Napoli, scarcerato l’ingegnere accusato di aver speronato acquascooter della Polizia
Jabil addio, la fine di un’era: rimossa l’insegna, 404 lavoratori...
Napoli, controlli a tappeto della polizia locale: sanzioni e sequestri...
Tre cani trovati morti di stenti in un box a...
Fiorella Mannoia in tournée in Campania: quattro imperdibili concerti ad...
Reggia di Caserta, il museo aperto anche a Ferragosto: visite,...
Cyber Security Foundation compie tre anni: “Realtà riconosciuta che guarda...
Rimessaggio abusivo a Capodimonte: sequestrata cava di tufo trasformata in...
Addio a Marco Bonamico, leggenda del basket italiano e simbolo...
Mazzocchi dopo il pari con la Casertana: “Non vincere disturba....

Camorra a Castellammare: spunta il nome di un imprenditore a cui erano destinati i 2,5 milioni di euro trovati a casa di Adolfo Greco

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

Castellammare. Si è aggravato il quadro accusatorio della Dda di Napoli nei confronti dell’imprenditore stabiese Adolfo Greco arrestato due settimane fa nell’ambito dell’ìoperazione Olimpo che lo ha portato in carcere insieme con i vertici di tutti i clan della camorra della zona stabiese. Quei due milioni e mezzo di euro trovati in contanti nascosto in casa due durante la perquisizione che lo ha portato in carcere rappresentano una ulteriore prova di accusa perché insieme con quelle decine di mazzette da cinquanta euro c’era un post it con il nome di un imprenditore(su cui si sta già indagando da tempo e il cui nome per il momento rimane coperto). Il pm della Dda di Napoli, Giuseppe Cimmorotta, che conduce le indagini, gli ha contestato il possesso non consentito di tutti quei soldi.E Greco anche se ha rilasciato dichiarazioni spontanee su quel punto non ha fornito spiegazioni utili. Si è difeso sostenendo di essere una vittima del sistema camorra anche se dall’inchiesta emerge tutt’altro. E così nella serata stessa i giudici della decima sezione del Tribunale del Riesame di Napoli hanno sciolto la riserva sull’istanza di scarcerazione o in subordine di arrestati domiciliari avanzata stamattina dagli avvocati Michele Riggi e Vincenzo Maiello dopo due ore di discussione: Trascorrerà le festività di Natale in carcere dunque “don Adolfo” come veniva chiamato in segno di rispetto dagli stessi camorristi stabiesi e con lui anche Giovanni Cesarano (difeso dall’avvocato Giovanni Iorio), uomo di vertice del clan di Ponte Persica, accusato di estorsione aggravata dal metodo mafioso e per il quale il Riesame ha respinto la richiesta di scarcerazione. E sempre a proposito di Greco, a cui sono dedicate gran parte delle oltre 200 pagine dell’ordinanza cautelare firmata due settimane fa dal Gip Tommaso Parrella, la procura ha ipotizzato che quei due milioni e mezzo di euro fosse una maxi tangente pronta ad essere pagata all’imprenditore con il probabile imminente voto definitivo nell’aula del consiglio comunale della riqualificazione dell’area Cirio con la costruzione di centinaia di appartamenti destinati all’housing sociale. A cosa servivano quei soldi e soprattutto chi erano destinati? E’ probabile che nella mani della Procura ci siano già molti elementi utili perché con le microspie piazzate in casa, nell’auto e nell’ufficio dell’imprenditore devono avere ascoltato tante cose “interessanti”.La disponibilità economica in contanti dell’imprenditore del latte Adolfo Greco era elevatissima e non poteva essere altrimenti visto che come si legge dall’ordinanza è stato capace nel corso degli anni di versare il pizzo fino a 50 mila euro in contanti al clan D’Alessandro. Nell’ordinanza i pentiti, soprattutto quelli del clan D’Alessandro, raccontano anche altri versamenti di pizzo. Il super killer della cosca di Scanzano, Renato Cavaliere, ha raccontato in un recente interrogatorio datato 21 maggio 2018: “…Greco aveva assunto una tale posizione di dominio sul territorio, che nessuno osava mettergli i bastoni tra le ruote ed in virtù dei suoi legami con i vari clan presenti sul territorio, riusciva ad ottenere quello che desiderava. Credo che anche attualmente sia così, Greco rimane un imprenditore molto importante e potente…”.

6. continua

 


Articolo pubblicato da Redazione il giorno 19 Dicembre 2018 - 07:08


facebook

Ultim'ora

App Sinfonia Desktop

Cronache Podcast

  • Napoli, punta il fucile contro l'ambulanza per costringere l'autista a portare il padre al Policlinico
  • Massa Lubrense, carne avariata e ghiaccio per cocktail nelle buste della spazzatura
  • Caivano, minorenne con deficit psichiatrico costretto a vendere il suo corpo: 6 indagati
Vedi tutti gli episodi su Spreaker

Primo Piano

Le Video Storie