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Presepio Emozionale: il primo presepe eco-friendly di Frate Indovino a Napoli

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Le Edizioni Frate Indovino portano a Napoli il “Presepio Emozionale”, che sarà ospitato nel complesso monumentale di Santa Chiara dal primo dicembre al 6 gennaio 2019. Sarà aperto al pubblico, con ingresso libero, dal lunedì al sabato orario continuato: dalle 9.30 alle 17.30; domenica e festivi dalle 10.00 alle 14.30.
Prossimi al traguardo del 75º anniversario del Calendario più amato d’Italia, Frate Indovino festeggia partendo proprio da Napoli, la “capitale dei presepi”, con la terza edizione del “Presepio Emozionale”. A circa otto secoli dal primo e memorabile presepio di Greccio, nato dalla fede entusiasta di San Francesco D’Assisi, Frate Indovino ne celebra la vera essenza, nello splendido Chiostro maiolicato di Santa Chiara, con un allestimento avvincente realizzato in cartone riciclabile. Una tradizione che ruota attorno alla cultura popolare, e che è nel DNA degli italiani. I Frati Francescani Cappuccini dell’Umbria, nel solco di tale retaggio, desiderano riconfermare la centralità del messaggio francescano con un presepio di oltre 200 metri quadrati che riproduce un tipico villaggio medievale dell’Appennino umbro. Sarà quasi a grandezza naturale e lo si potrà visitare camminando all’interno, sentendosi protagonisti tra le varie figure di personaggi dell’epoca che ne popolano la scenografia. Qui i bimbi, ma anche gli adulti, potranno entrare fisicamente nel presepio e sentirsi protagonisti accanto ai pastori, agli abitanti del piccolo villaggio, accostandosi persino alla Mangiatoia. Un affascinante percorso emozionale che coinvolgerà visivamente ed emotivamente. Sono rappresentati i mestieri e le attività del tempo, dal frantoio al mulino, alle botteghe dello speziale, del vasaio alla tessitrice fino alle lavandaie, e si entrerà all’interno dei bivacchi dei pastori, e nella casa dell’ortolano. C’è anche la riproduzione figurativa di un forno pubblico dove ogni famiglia andava a cuocere il proprio pane. Entrando all’interno di questo villaggio, si giunge alla capanna dove sono riprodotti i tradizionali personaggi della Natività.
Il presepio di Frate Indovino è il nuovo protagonista dei presepi a Napoli, in uno dei monumenti più visitati della città, una valida alternativa ai classici e fastosi presepi storici che tuttavia non permettono al pubblico di avvicinarsi e vivere pienamente questo avvenimento. I Cappuccini Umbri rinnovano l’incanto di questa tradizione cattolica, all’interno di una storico complesso monumentale francescano, rendendolo percepibile e regalando così a tutti, e ai bimbi in particolare, l’emozione di sentirsi protagonisti. Col Presepio si valorizza il concetto di famiglia, attraverso il messaggio universale della Natività, e la Sacra Famiglia rappresenta così il simbolo e il modello di tutte le famiglie. Non a caso si è scelto il Medioevo per l’ambientazione del Presepio, volutamente nel periodo in cui il Poverello di Assisi offriva il suo esempio e lanciava il suo innovativo messaggio. La ricostruzione attentamente filologica di tale periodo è curata da docenti universitari di Storia Medievale che forniscono dettagli progettuali persino riguardo ai colori da utilizzare per gli intonaci delle strutture. Il desiderio è quello di fornire sì qualcosa di divertente al visitatore, ma che sia anche correttamente istruttivo. Il progetto seguito da ingegneri meccanici, è realizzato con “materiale povero”: legno e cartone stampato a colori per offrire l’effetto grafico voluto. Nella scelta dei materiali e nella commissione del lavoro assegnata a giovani professionisti si vuole cogliere il senso del messaggio francescano: fiducia alle nuove generazioni e rispetto dell’ambiente attraverso l’uso e il recupero di materiali naturali.
Le Edizioni Frate Indovino, nella realizzazione del Presepio Emozionale a Napoli hanno ottenuto l’appoggio dei Frati Minori di Santa Chiara e della direzione del suddetto Complesso monumentale guidato dall’architetto Milena Sepe: si è trattato di una sinergia nel condividere coralmente uno sforzo finalizzato al riconoscimento delle radici culturali di un aspetto imprescindibile legato al Natale.


Articolo pubblicato il giorno 21 Novembre 2018 - 17:20

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