BMTA alla ventunesima edizione: workshop e grandi protagonisti dell’Archeologia mondiale

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È il giorno delle celebrazioni per il ventennale dell’iscrizione del sito di Troia nella lista UNESCO, con Rüstem Aslan Direttore degli Scavi di Troia e Docente di Archeologia Çanakkale Onsekiz Mart University – Turchia, e dei grandi incontri con i protagonisti come Dan Bahat, uno dei più importanti archeologi del mondo, che ha lavorato agli scavi di Gerusalemme, del Tunnel e di Masada. Ma alla ventunesima Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum è anche il giorno del grande afflusso dei visitatori al Salone, con stand sempre più ricchi e sempre più suggestivi, che utilizzano al meglio le tecnologie moderne, così che si cammina sul mare e i passi scoprono i Bronzi di Riace, si maneggiano virtualmente reperti, si nuota nel mare del Cilento e ci si perde in grotte e palazzi principeschi. E mentre gli Assessori alla Cultura e al Turismo della Regione Siciliana Sebastiano Tusa e Sandro Pappalardo raccontano il nuovo successo della destinazione grazie al concetto di collaborazione tra i due settori, il Touring Club, con il Presidente Franco Iseppi e il Vice Presidente Giuseppe Roma, fotografa l’Italia, invitando ad andare oltre Roma, Pompei e Venezia, e puntando al Sud, perché Campania e Sicilia hanno lo stesso numero di siti culturali di tutto il resto dell’Italia. Ma oggi via anche alle contrattazioni tra i buyer esteri e italiani e i proprietari delle strutture e gli organizzatori di eventi, che si muovono intorno alle reti e ai poli di attrattività archeologiche. La novità di quest’anno è che i tavoli delle trattative sono a vista, al centro del Salone espositivo. In Basilica, celebrazione del decimo anniversario dall’inaugurazione del MAV Museo Archeologico Virtuale di Napoli. Presentato oggi anche il progetto del Geoportale Nazionale per l’Archeologia (GNA), una piattaforma digitale destinata a configurarsi come punto di accesso e consultazione dei dati raccolti dal MiBAC e dagli enti di ricerca, in un’ottica di collaborazione e data-sharing volta alla conoscenza e alla protezione del patrimonio archeologico italiano. Ad illustrarlo nello scenografico stand del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, a cura del Segretariato Generale, il Direttore dell’ICA (Istituto Centrale per l’Archeologia) Elena Calandra. Obiettivo del progetto del Geoportale, promosso dall’accordo stipulato tra l’ICA, l’ICCU e il PIN il 20 ottobre 2017, è predisporre un sistema di consultazione in rete dei dati territoriali a livello nazionale realizzando una piattaforma on line che si configuri come punto di interscambio, in formato open, per l’archiviazione, la ricerca e la conoscenza dei dati relativi al patrimonio archeologico sul territorio italiano: un hub per la tutela e la ricerca sul campo, uno strumento per la divulgazione dei dati. A livello operativo sono stati attivati diversi canali di collaborazione volti all’ingegnerizzazione di un sistema inclusivo non solo dei dati relativi agli interventi di tutela del MiBAC, ma anche dei risultati delle indagini sul campo condotte da università e altri enti di ricerca, in un’ottica di data-sharing e di collaborazione tra Ministero, mondo accademico e altri soggetti che a diverso titolo operano sul campo, contribuendo alla conoscenza e alla protezione del patrimonio archeologico nazionale. I primi dati già raccolti provengono dalla ricognizione della documentazione relativa all’archeologia preventiva presso dieci Soprintendenze in tre regioni pilota (Piemonte, Toscana e Puglia) per predisporre una procedura uniforme di censimento e schedatura degli interventi di archeologia preventiva utilizzando un modulo (ICCD – MODI) appositamente tarato. “La grande sfida – ha spiegato Elena Calandra – è proprio la standardizzazione della procedura nel presente, da cui si parte schedando “a ritroso” fino al 2005, anno dell’emanazione della legge 109 sulla verifica preventiva dell’interesse archeologico. Tracciando le linee guida e gli standard minimi di interoperabilità “necessarie alla creazione di un punto di accesso univoco alle informazioni territoriali in campo archeologico, e di indipendenza della ricerca, il Geoportale Nazionale dell’Archeologia – in linea con gli obiettivi statutari dell’ICA – può divenire lo strumento per fissare e diffondere linee guida e standard cui adeguarsi per elaborare banche dati in formato open”. Dal GNA, inoltre, potranno essere attivate funzioni di download di documenti, sotto forma di templates e micro-manuali operativi, in un’ottica di divulgazione di buone pratiche utili per l’omologazione nell’acquisizione e archiviazione del dato. In questa fase si sta lavorando al censimento dei sistemi informativi territoriali e delle risorse disponibili online (“una situazione molto eterogenea – ha detto la Calandra – con siti aggiornati anche al 2002”) oltre al design della piattaforma e allo sviluppo del sito. La vetunesima edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, promossa e sostenuta da Regione Campania, Città di Capaccio Paestum, Parco Archeologico di Paestum, ideata e organizzata dalla Leader srl con la direzione di Ugo Picarelli, si svolgerà fino a domenica 18 novembre a Paestum: location del Salone Espositivo, il Programma Conferenze e il Workshop ENIT e AIDIT è il Centro Espositivo del Savoy Hotel, a soli 2 km dal Parco Archeologico, dal Museo e dalla Basilica, dove avranno luogo le altre sezioni (ArcheoExperience, ArcheoLavoro, la Mostra ArcheoVirtual, le Visite Guidate).




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