Attualità
Soldi per informazioni su false indagini, preso carabiniere

Ha fatto credere a Renato Macri’, gia’ condannato nel processo Minotauro sulla presenza della ‘Ndrangheta nel Nord Italia, che fossero in corso indagini sul suo conto e si e’ fatto consegnare 200 euro per comunicargli gli esiti dei millantati accertamenti. Carlo Blandino, carabiniere di 52 anni in servizio a Torino, e’ stato arrestato oggi dalla polizia. Le manette sono scattate anche per il suo dentista Domenico Panetta, 61 anni, che aveva fatto da mediatore e aveva organizzato, nel suo studio di Rivoli, gli incontri tra Macri’ e il militare. L’accusa, per entrambi, e’ di millantato credito. Dalle indagini, coordinate dai pm Paolo Toso e Monica Abbatecola e condotte dalla Squadra mobile, e’ emerso che Blandino avrebbe insabbiato alcune inchieste. Il militare non ha comunicato ne’ ai suoi superiori ne’ all’autorita’ giudiziaria diverse informazioni su un calabrese trovato con un’arma detenuta illecitamente e sui rapitori di Ivan Napoli, il commerciante di auto in nero sequestrato a Torino nell’aprile 2017. Blandino e’ accusato anche di favoreggiamento. Al suo arresto hanno partecipato anche i carabinieri del comando provinciale di Torino.

Cronaca Nera
Ex pentito di Salerno ucciso ad Ascoli: fermato anche un 17enne
Il minore è il nipote Petre Lambru, il rumeno di 57 anni arrestato venerdi’ notte ad Ascoli Piceno con l’accusa di aver ucciso Franco Lettieri,

Ex pentito di Salerno ucciso ad Ascoli: fermato anche un 17enne.
La Procura per i Minori di Ancona ha indagato per omicidio volontario il nipote 17enne di Petre Lambru, il rumeno di 57 anni arrestato venerdi’ notte ad Ascoli Piceno con l’accusa di aver ucciso Franco Lettieri, 56enne salernitano, ex pentito di camorra che risiedeva nella citta’ marchigiana. Il reato di concorso in omicidio volontario e’ contestato ora allo zio (dalla Procura di Ascoli) e al nipote per il quale la magistratura ha disposto il fermo. L’uccisione del 56enne, secondo le prime indagini, non sarebbe dunque connesso al suo passato di collaboratore di giustizia.
Il 17enne, con il quale il 56enne avrebbe avuto un litigio prima di essere ucciso, si e’ presentato stamattina presso la caserma del comando provinciale dei carabinieri di Ascoli e ha fatto dichiarazioni importanti riguardo A quanto accaduto la sera di venerdi’ 15 gennaio nel centro storico di Ascoli. Al termine il ragazzo e’ stato trasferito in una casa protetta. Domani mattina e’ intanto in programma l’udienza di convalida dell’arresto di Petre Lambru che nega ad aver materialmente compiuto lui l’omicidio di Lettieri. Proprio la vittima, prima di morire, ha telefonato al 112 rivelando chi lo aveva accoltellato.
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