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Torre Annunziata, la nonna pusher al telefono con il figlio: ‘Qua comando io e decido chi deve andare via…’. LE INTERCETTAZIONI

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Torre Annunziata. Gli investigatori non hanno dubbi sul ruolo di guida della nonna pusher Anna Gallo detta ninnacchera del gruppo di  spacciatori del rione Provolera di Torre Annunziata. La vedova del defunto boss Ernesto Venditto, capo dei cosiddetti “Bicchierini” , arrestata tre giorni fa insieme ad altre 20 persone tra familiari diretti e suoi pusher aveva il controllo totale del traffico di droga. Lo dice lei stesso al figlio Andrea al telefono: “Qua dentro comando io e chi deve andare via lo decido io ..”. Spiega al suo primogenito che ha aperto un piazza di spaccio a Latina i motivi che hanno determinato la sua decisione, individuati nell’incapacità dei giovani di gestire in maniera ponderata gli introiti derivanti dalla vendita degli stupefacenti  e tenendo il giovane nipote Andrea Gallo sotto il suo diretto controllo e nel riportare al figlio Andrea quanto accade a Torre Annunziata, riferisce di aver “messo a posto i ragazzi” separandone le aree di interesse: 2é una questione di cervello che non ce l’hanno in testa”. dice ancora Ninnacchera al figlio. Ma la sua capacità di essere leader anche nei momenti di difficoltà è dimostrtata nella telefonata intercettata  poco dopo il suo ritorno a casa agli arresti domiciliari nel maggio scorso dopo che era stata fermata dai carabinieri alla stazione della Circum di Torre annunziata rassicura ancora una volta il figlio Andrea al telefono che a un certo punto aveva detto alla madre che nel corso del processo con rito direttissimo avrebbe dovuto dire che quella droga era per lui che è un consumatore.

Andrea: Oi;
Ninnacchera: Oi;
Andrea: Oi;
Ninnacchera:Oi, tutto apposto;
Andrea: Ok, tutto apposto dai, io mp mi sto calmando, ho preso una pillola ..
Ninnacchera: No, non preoccuparti, domani vado a fare La causa con il rito direttissima;
Andrea: La causa direttissima ?
Ninnacchera.- Si si;
Andrea: Mamma è da qua (ndr, dipende da qua, da dove vivo io, hanno captato la conversazione)_ perchè ieri hai detto il fatto del regalo;
Ninnacchera: Cosa ?
Andrea: lo penso che dipenda da qua e “stiamo tutti sotto” (ndr; siamo lutti monìtorati);
Ninnacchera: Si siamo sotto sotto, me lo ha detto quello;
Andrea: E no, è qua perchè tu hai detto ti porto un bel regalo;
Ninnacchera: Si;
Andrea: Hai capito, perchè ieri …
Ninnacchera: “l telefoni si devono togliere di mezzo”, dal basta;
Andrea: Non solo, però qua con questa qua, capiscimi, quelli (ndr, fa riferimento a persone torresi che lui frequenta che vivono a Latina)
Nnnacchera: Mh;
Andrea: lo penso che proprio loro …
Ninnacchera: No, no no;
Andrea: Stanno sotto loro;
Ninnacchera: Si sotto, sopra, in mezzo …..
Andrea: Perchè quando ieri mi hai chiamato, io stavo a casa loro;
Ninnacchera.· Si. no mi aspettovano (ndr, Carabinieri) da stamattina là sotto;
Andrea: Eh;
Nìnnacchera: Dai, va bene comunque ….
Andrea: Mamma ma se si mette male digli che me la facevo io (ndr, digli che la cocaina era destinata a me e che la devo consumare io);
Ninnacchera: Nooo, ho fatto la signora, ho detto ho sbagliato e mi “accuso il reato”;
Andrea: Secondo me loro (ndr, Carabinieri) lo sanno;
Nìnnacchera: Si, si tutto appossto;
Andrea: Sanno tutto, però erano convinti che era una cosa grossa ..
Ninnacchera: Eh, ora l’hanno vista che la cosa è piccola;
Andrea: E digli che me lo faccio io mamma, ma a chi vogliono rompere il cazzo!’
Ninnacchera: No ma quando mai, io mi sono accusata il reato;
Andrea: Loro lo sanno;
Ninnacchera: Ho dichiarato che lo portavo a Napoli (ndr, e non a Latina), dai;
Andrea: Io penso che sanno tutto, gli puoi dire la verità se è qualcosa, mio figlio si jà..
Ninnacchera: Ma quando mai, Andrea non causiamo altri problemi da qui dentro (ndr, dal telefono), dai, dai, dai;
Andrea: Cosa dobbiamo fare ?
Ninnacchera: Dai;
Andrea: Va bene dai.
Mnnacchera: Dai, ciao.
Andrea: Dai, ciao.


Articolo pubblicato il giorno 24 Settembre 2018 - 22:56


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