#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 4 Maggio 2025 - 19:15
19.8 C
Napoli
Napoli, immigrazione clandestina: arrestato 30enne del Pakistan
Napoli, ruba al supermercato e investe un dipendente: arrestato 76enne
La Juve Stabia esce indenne anche da Brescia nonostante l’arbitro...
Afragola, sfonda la finestra ed entra in casa dell’ex moglie...
Napoli, 14enne accoltellato in piazza Dante
Bergamo, lite tra tifosi Atalanta e Inter: ucciso 19enne della...
Napoli, ingerisce pila a disco, bimbo di 2 anni operato...
Napoli, pusher beccati nella movida del Vomero
Napoli, armato nella movida di Chiaia: fermato 22enne
Pomigliano, incendio nell’archivio dell’Asl Napoli 3 Sud
Napoli, famiglia israeliana cacciata dal ristorante: “Non vi vogliano”. IL...
Napoli in delirio: a Capodichino la festa per un sogno...
Oroscopo di oggi 4 maggio 2025 segno per segno
Superenalotto, nessun “6” né “5+1”: il Jackpot vola a 27,8...
Estrazioni del Lotto e 10eLotto di oggi, sabato 3 maggio...
Lukaku avverte il Napoli: “Il lavoro non è finito, serve...
Napoli, Conte: “Vittoria importante, temevo il Lecce. Chi vince scrive...
Lecce-Napoli, Giampaolo: “Giocato con il cuore per Graziano, ma i...
Lecce-Napoli, Raspadori: “Vittoria non scontata. Testa solo alla prossima partita”
Raspadori su punizione, Lecce piegato: il Napoli ora vede lo...
San Gennaro fa anche il terzo miracolo: il sangue si...
Napoli piange Riccardo Imperiali di Francavilla: il ricordo della Deputazione...
Castellammare, arrestato lo scippatore seriale violento
Controlli antibracconaggio tra Napoli e Caserta: sequestri e denunce dei...
Sorrento diventa ufficialmente “Città di Torquato Tasso”: un omaggio al...
Napoli, forano la gomma dell’auto e derubano turisti: denunciati
Milano, si fingono poliziotti svizzeri e truffano 92enne: denunciati due...
Napoli, controlli alla movida del Vomero
Pozzuoli, controlli della polizia su tutto il territorio
Casoria: nasconde armi in casa, arrestato 36enne dalla polizia

Marchionne, il manager globale che cambiò la Fiat

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

Il manager che gioca a poker e che si e’ laureato in filosofia. Figura atipica, Sergio Marchionne. Sara’ ricordato come l’imprenditore che nel 2004 ha salvato la Fiat dal fallimento e l’ha trasformata nel settimo gruppo automobilistico mondiale. Ma e’ anche l’uomo dei piani industriali ambiziosi, “non per deboli di cuore”, presentati con il sottofondo musicale del jazzista afroamericano Bobby McFerrin. Passeranno alla storia l’acceso scontro sindacale nelle fabbriche, la svolta nelle relazioni industriali con l’uscita da Confindustria, l’alleanza con Chrysler benedetta dalla Casa Bianca. Nato a Chieti il 17 giugno di 66 anni fa, Marchionne e’ figlio di un maresciallo dei carabinieri e con l’Arma manterra’ sempre un forte legame al punto che, quasi per un segno del destino, l’ultima immagine pubblica e’ la consegna di una Jeep Wrangler al Comando Generale a Roma. A 14 anni si trasferisce con la famiglia in Canada, dove consegue tre lauree, in Filosofia, Economia e Giurisprudenza. Inizia l’attivita’ da manager in Svizzera e nel 2002 assume le redini di Sgs, il colosso che opera nei servizi di certificazione. L’anno successivo entra nel consiglio Fiat, voluto da Umberto Agnelli e nel 2004, dopo la sua morte, diventa amministratore delegato al posto di Giuseppe Morchio, a fianco di Luca di Montezemolo e di John Elkann. Marchionne e’ un grande negoziatore e a Torino lo dimostra subito ridiscutendo con le banche il prestito da 3 miliardi e l’accordo con General Motors. Ma e’ anche un duro. Sul fronte sindacale porta avanti la battaglia contro la rigidita’ del contratto nazionale e si scontra con la Fiom, negli stabilimenti e nei tribunali, sul nodo della governabilita’ delle fabbriche. Chiede flessibilita’ come condizione per investire a Pomigliano e a Mirafiori, con la minaccia di un ‘Piano B’ che vuol dire portare altrove gli investimenti, fino alla vittoria del si’ nei referendum e la divisione mai sanata tra i sindacati. Apre un altro fronte con Confindustria e a inizio 2012 esce dall’associazione. Una decisione clamorosa perche’ a inizio ‘900 la Fiat era stata uno dei suoi soci fondatori. Quattordici anni contrassegnati dal lancio di nuovi modelli, con lo spostamento del baricentro dall’auto di massa al segmento premium, gli scorpori di Fiat, Ferrari e Cnh e quello avviato di Magneti Marelli, il rilancio dell’Alfa Romeo e i record della Jeep, lo sbarco a Wall Street. Sempre in volo tra l’Europa, l’America e il Brasile, resistente al fuso orario, lavoratore infaticabile, Marchionne e’ convinto della necessita’ di un consolidamento nell’auto, “settore a meta’ strada dal paradiso e solo un miglio fuori dall’inferno”, ma il tentativo di accordo con General Motors, fallisce per l’opposizione dell’ad Mary Barra. Non mancano gli errori, ammessi con serenita’, come il ritardo dello sbarco in Cina e le false partenze di Alfa Romeo. Al centro anche delle relazioni politiche mondiali, ma senza intenzione di fare parte di quel mondo (“Scherziamo? Io faccio il metalmeccanico”, dice): amato da Barack Obama ma anche ‘il preferito’ del presidente Donald Trump, pronto a trattare con la cancelliera Angela Merkel quando prova a comprare la Opel. Corteggiato in Italia da Silvio Berlusconi, che gli offre la candidatura a leader del centrodestra, a fasi alterne con Mario Monti e Matteo Renzi. Fiat, poi Fca e dal 2014 anche Ferrari dove lo porta la grande passione per il Cavallino e dove sarebbe rimasto fino al 2021: presente ai Gran Premi, lui stesso a bordo di bolidi della Rossa, a settembre avrebbe presentato il nuovo piano industriale. Non ha fatto in tempo, ma il futuro lo ha tracciato con l’annuncio del primo suv e di una supercar elettrica. Grande fumatore fino a qualche mese fa, Marchionne, appassionato di jazz e lirica ma anche di cantautori come De Andre’, e’ l’uomo dal look casual. L’abito formale non l’ha mai amato. Nessun dress code rigoroso neppure agli appuntamenti ufficiali, come la visita della Merkel a Maranello. Il suo preferito e’ il pullover nero a girocollo, comprato in serie su internet. Niente mondanita’, meglio un libro o una buona cena, l’attesa di una vita piu’ normale con la sua compagna Manuela che e’ rimasta fino alla fine accanto a lui. “Marchionne lascera’ un copione o istruzioni? Non ci sono copioni. Fca e’ un insieme di culture e di manager nati dalle avversita'”, sono le sue ultime parole a Balocco.


Articolo pubblicato il giorno 25 Luglio 2018 - 11:55


ULTIM'ORA


DALLA HOME

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE

Cronache è in caricamento