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Aperta un’inchiesta sul rogo doloso a Pascarola di Caivano

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Sono ancora in corso le operazioni per lo spegnimento dell’incendio che si e’ sviluppato alle 13 nel sito dell’azienda del settore rifiuti Di Gennaro a Caivano, nell’hinterland Nord di Napoli. Una persona e’ rimasta intossicata per i fumi prodotti dall’incendio ed e’ stata soccorso dal 118. In fiamme rifiuti stoccati in balle che sono scarto di lavorazioni derivanti dalla raccolta differenziata, nonche’ un ingente quantitativo di carta e plastica da imballaggio. Le fiamme non sono ancora state domate del tutto, ci vorranno probabilmente giorni per farlo, e una densa colonna di fumo, visibile anche da alcune zone di Napoli, soprattutto dell’area Nord, continua ad addensarsi. Decine e decine sono le dirette sui social di residenti, associazioni o semplici curiosi che raccontano la devastazione dell’area. Aperto un fascicolo di indagine per ora conoscitiva dalla Procura di Napoli Nord, con delega ai carabinieri della compagnia di Casoria. Sul posto si e’ recato anche il capo dell’ufficio giudiziario, Francesco Greco, con il pm Sozio. Non si esclude infatti una natura dolosa del rogo, ma solo dopo lo spegnimento delle fiamme e la messa in sicurezza dei luoghi potranno iniziare le verifiche sulle possibili cause. Un operaio cingalese è rimasto intossicato. Trasportato all’ospedale di Frattamaggiore, non è in pericolo di vita. Le fiamme non sono ancora state domate del tutto, ci vorranno probabilmente giorni per farlo, e una densa colonna di fumo, visibile anche da alcune zone di Napoli, continua ad alzarsi.
I vigili del fuoco sono all’opera per evitare che altra plastica venga a contatto con le fiamme peggiorando la situazione. Sul posto anche carabinieri e personale dell’Arpac. Da Napoli in arrivo altre squadre dei vigili del fuoco. L’incendio, divampato intorno alle 13,30, si è sviluppato all’interno della fabbrica, in particolare nell’area in cui vengono stoccati quelli di plastica.
“A meno di un mese dal rogo di un deposito di stoccaggio a San Vitaliano, una nuova bomba ecologica sta infestando il cuore della Terra dei Fuochi. L’incendio divampato poche ore fa presso un’azienda che effettua raccolta plastica nell’area industriale di Pascarola ci fa capire che se precedenti governi avessero dato attuazione a misure come quelle previste dal nostro Governo e dal ministro Costa, oggi non ci troveremo a vivere una nuova emergenza ambientale di questa portata. Dall’altro lato, roghi come quello di oggi ci inducono a riflettere su quanto poco è stato fatto in questi anni, sia a livello nazionale che a livello regionale, in tema di prevenzione”. Così i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Vincenzo Viglione e Tommaso Malerba, che nel pomeriggio si sono recati sul luogo dell’incendio.
“È più che mai urgente – sottolineano i consiglieri regionali – aggiornare il sistema delle autorizzazioni che vengono rilasciate a queste società fissando paletti rigidi in ordine ai quantitativi di materiale da lavorare in impianti come quelli di Caivano e San Vitaliano, così da conoscere la reale quantità di rifiuto depositato. Fissarne limiti precisi infatti può evitare che un eccessivo accumulo di materiale da smaltire finisce per occupare anche aree non autorizzate generando come spesso accade enormi difficoltà di intervento in caso di emergenze come quella dell’incendio. Nello stesso tempo bisogna operare su un sistema di prevenzione più efficace di quello attuale, con misure antincendio efficienti e via d’accesso che agevolino l’intervento tempestivo di mezzi di soccorso. Nello stabilimento di Caivano ci siamo trovati al cospetto di una situazione paradossale, con un unico viale di accesso lungo il quale si alternavano in entrata e uscita i mezzi dei vigili del fuoco e i mezzi impegnati ad evacuare il materiale stoccato per evitare che finisse per alimentare ulteriormente le fiamme”.


Articolo pubblicato il giorno 25 Luglio 2018 - 19:03

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