'Ti taglio la testa'. Non usa giri di parole il fratello del boss Antonio Esposito 'o sapunaro alla lettura della sentenza che condanna al massimo della pena il capo camorra delle palazzine popolari di Maddaloni legati al clan Belforte. Fine pena mai per lui perché accusato di aver ucciso nel 2015 il giovane pusher Daniele Panipucci che aveva deciso di cambiar vita e smettere di spacciare droga. alla lettura della sentenza davanti ai giudici della Corte d'Assise di Santa Maria Capua Vetere (presidente Giovanna Napolitano) si scatena il fratello del boss."Cornuto! Ci sei riuscito! Ti taglio la testa!". Minacce e insulti sono rivolti al sostituto procuratore della Dda, Luigi Landolfi, autore delle principali inchieste contro il clan Belforte. L'uomo, come riporta Il Mattino, ha fatto anche l'inequivocabile gesto della decapitazione, ovvero passandosi il pollice alla base del collo. Poi è stato preso dalle forze dell'ordine presenti in aula e accompagnato verso l'uscita. La Corte d'Assise di Santa Maria Capua Vetere ha anche condannato a 30 anni di carcere Antonio Mastropietro, l'ex chef arrestato prima per aver chiesto il pizzo al titolare della scuola di cucina per la quale lavorava e poi finito imputato per l'omicidio Panipucci. Assolto, invece, dall'accusa di omissione di soccorso Antonio Senneca.
Antonio Esposito, detto o' sapunaro due settimane fa è stato raggiunto in carcere da una nuova ordinanza di custodia cautelare nell'ambito di una inchiesta della Dda di Napoli, sul clan Belforte.Potrebbe interessarti
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(nella foto da sinistra il boss Antonio Esposito, il magistrato Luigi Landolfi e la vittima Daniele Panipucci)






