Avellino: il garante dei detenuti visita l’Icam, il carcere delle ‘madri’ a Lauro. A Natale un progetto per i bimbi

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Lauro. Il Garante Regionale delle persone sottoposte a misure restrittive e limitative della libertà personale Samuele Ciambriello ha visitato oggi l’ICAM, Istituto a Custodia Attenuata per Detenute Madri con minori a seguito, nel comune irpino di Lauro. Nel corso della visita (l’istito può accogliere 35 donne con figli di età non superiori ai 6 anni), Ciambriello si è trattenuto in colloquio con le 6 detenute (5 italiane e una straniera) che hanno 8 figli di età compresa tra i 6 mesi e i 4 anni. Ha visitato poi i piccoli bilocali con letti, culle e armadio, una zona giorno con angolo cottura e un servizio igienico con tutti i confort. Agli ospiti, mamme e bambini, sono state consegnati alcuni doni (vestitini, sigarette e una guida “Diritti e i Doveri dei detenuti” tradotta in 5 lingue). “Lo spazio colloqui è pensato giustamente come un unico grande ambiente – osserva Ciambriello dopo la visita – un ambiente dove i bambini incontrano i familiari in visita ed è utilizzabile anche per le attività comuni durante il periodo invernale. L’area diventa quindi un luogo condiviso per giocare, vedere la televisione, svolgere attività comuni e festeggiare le ricorrenze religiose e personali”.
Il Garante dei detenuti ha assicurato alle detenute, al direttore Paolo Pastena e al Cappellano Padre Carlo De Angelis che prima di Natale promuoverà presso l’Icam il progetto di attività ludico ricreative per i bambini presenti. Alla responsabile dell’ASL di Avellino competente per territorio, ha chiesto ufficialmente la presenza in Istituto di tre figure: una puericultrice, un’operatrice socio-sanitaria e una psicologa. L’auspicio è che “dalle sezioni femminili degli Istituti Penitenziari Campani e dal Carcere femminile di Pozzuoli possano arrivare richieste di donne detenute, con figli minori a carico, che volontariamente chiedano di essere trasferite a Lauro per favorire e tutelare il legame genitoriale ed affettivo”.

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