Napoli."4600 gianluigi", "5300 armando", e via cosi. Analizzando la contabilità dei fratelli Scotto della Masseria Cardone i carabinieri hanno scoperto che il giro di affari dei due era di 20mila euro al giorno pari a 7 milioni di euro annui. Una banca a cielo aperto insomma. Il gip Roberta Attena ha disposto per questo la misura cautelare per Raffaele Scotto 26 anni, Antonio Scotto, 20 anni e il loro complice Roberto Perillo di 21 anni. Il loro quartiere generale era l'isolato E di via Cupa della Vedova alla Masseria Cardone regno incontrastato del clan Licciardi. Oltre 11 chilogrammi di hashish e 600 grammi di cocaina squestrati rappresentanbo un colpo alla piazza. La particolarità del loro arresto oltre ad aver portato alla luce il voluminoso giro di affari sta anche nella 'scoperta' di bomboniere e confetti a forma di pistola scoperti a casa dei fratelli Scotto. Erano i resti della prima comunione di un loro parente.
Massa Lubrense, trovato con la 'roba' sotto il letto
Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Sorrento hanno arrestato Antonio Iaccarino 55enne di Sorrento per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. I poliziotti in seguito ad accurate indagini sono intervenuti presso l’abitazione dell’uomo in Massa Lubrense nella zona di Sant'Agata, dove hanno rinvenuto in un secchio posto sotto il suo letto dell’uomo della marijuana e un bilancino di precisione. L’uomo è stato arrestato, la droga poco meno di 100grammi è stata sottoposta a sequestro.
Marcello non accettava la fine della relazione: poi è scattato il raptus omicida
Da qualche tempo la loro relazione non era più come una volta. I litigi frequenti e le continue liti avevano spinto Antonella Laurenza, 45 anni, a prendere la decisione definitiva, quella di separarsi dal marito, Marcello De Prata, 52 anni, maresciallo della Guardia di Finanza in servizio al comando provincia di Napoli. Ma l’uomo ha resistito fino all’ultimo, si era opposto al divorzio, non riusciva ad accettarlo. E’ questo che ha fatto scattare in lui il raptus omicida.
L’arma è stata sequestrata su disposizione del magistrato della Procura che sta coordinando le indagini dei carabinieri di Capua. Ed è toccato proprio ai militari di mettere al corrente i figli della coppia (che hanno 20 e 13 anni) di quanto era accaduto. Del fatto che, da stasera, sono rimasti orfani, per mano del loro stesso padre. La strage familiare è avvenuta nella cartoleria di proprietà della famiglia delle due donne uccise da De Prata, che ha ferito anche i suoceri, entrambi non in pericolo di vita, ricoverati negli ospedali di Caserta e Piedimonte Matese. L'arma con cui sono state uccise le due sorelle potrebbe essere quella di ordinanza del finanziare, che di norma contiene 15 colpi, ma non c'è ancora conferma.Dalle prime ricostruzioni fra De Prata, 52 anni, e sua moglie Antonella Laurenza, 45 anni, c'era una relazione burrascosa e una traumatica separazione alle spalle. La coppia lascia una figlia ventenne e un figlio di 13 anni. La sorella della moglie dell'omicida suicida, Rosanna Laurenza, l'altra vittima, aveva invece 43 anni.
Il presidente della commissione Antimafia: 'Fare luce sui rapporti camorra-rifiuti'
"Come rivelano diverse inchieste, la camorra si e' sempre interessata della gestione rifiuti inclusa la costruzione di inceneritori. E' necessario approfondire e studiare le tematiche complesse che legano la criminalita' organizzata alla gestione dei rifiuti. Sara' mio compito far si' che la Commissione Antimafia insieme alla Commissione d'inchiesta sui Rifiuti faccia luce su questi legami e intrecci perversi che avvelenano la vita delle persone, inclusi gli interessi che sussistono sulla costruzione d?inceneritori e delle discariche". Lo scrive su fb il presidente della commissione Antimafia, Nicola Morra. "Nel gennaio 2016 - scrive Morra nel suo profilo fb - il pentito del clan Mallardo, Giuliano Pirozzi parlando nel processo di camorra a carico di Michele Di Nardo e Raffaele Mallardo, rivelo' che la cosca giuglianese aveva puntato i suoi interessi sulla costruzione dell'inceneritore di rifiuti a Giugliano. Una vicenda del 2012, racconto' ai magistrati, quando fu convocato dall'allora luogotenente del clan Raffaele Mallardo detto 'Cicchirocco'. I boss, stando a quanto detto dal pentito, volevano mettere le mani sull'affare da 400 milioni che prevedeva la costruzione dell'impianto. Gli fecero pressioni affinche' la struttura sorgesse a Giugliano e non a Napoli Est. "Curaci questa situazione". Pirozzi spiego' che si rivolsero a lui perche' era "nella commissione pari opportunita' al comune di Giugliano e avevo amicizie in Regione. Ero inseritissimo".
Portici, minaccia la convivente e la malmena: arrestato 48enne
Prima minaccia la convivente, poi la malmena: per questo motivo un uomo di 48 anni e' stato arrestato con l'accusa di maltrattamenti in famiglia. L'episodio sul quale e' intervenuta la Polizia di Stato e' accaduto a Portici. L'uomo, secondo quanto si apprende, ha aggredito verbalmente la donna con la quale ha una relazione appena lei e' rientrata a casa dopo il lavoro e le avrebbe urlato che voleva cacciarla via. In sua presenza ha poi dato uno schiaffo alla figlia minorenne. La donna e' riuscita a dare l'allarme al 113 che ha smistato la richiesta d'intervento al locale Commissariato della Polizia di Stato Portici - Ercolano. Giunti sul posto, gli agenti sono riusciti ad arrestare il 48enne che successivamente e' stato condotto nel carcere di Poggioreale.
Calcio campano violento, ecco i provvedimenti dopo il fine settimana di fuoco
CAMPIONATO DI PROMOZIONE, GARA DEL 10/11/2018 NEAPOLIS - RIONE TERRA
Il GST letto il referto ed il supplemento di rapporto del DDG nonché i rapporti degli AA rilevato che: al 43^ del 2^ tempo a seguito di una testata rivolta ad un avversario da parte del calciatore Esposito Antonio, della Soc. Neapolis Calcio si accendeva una rissa che vedeva coinvolti, in diverse mischie, calciatori e dirigenti di entrambe le Società; la terna arbitrale individuava tra i partecipanti il calciatore n. 5, Mollo Roberto, della
Società Neapolis Calcio 1991 che schiaffeggiava un avversario nonché il calciatore Ortega Gaetano, sempre di detta Società, che tentava per ben due volte di scalciare un avversario, nonché il calciatore Lanuto Agostino Giulio, calciatore della Società Rione Terra, che colpito dalla testata ricevuta da un avversario, reagiva alla stessa calciando l'avversario; alla rissa hanno partecipato dirigenti di entrambe le squadre; dal sottopassaggio entravano sul tdg estranei; vista la difficoltà, nonostante la presenza delle Forze dell'Ordine, di riportare la
calma, su invito di queste ultime, al 44^ del 2^ tempo la gara veniva sospesa al fine di salvaguardare l'incolumità della terna arbitrale. PQM, il GST commina la squalifica di sette giornate al calciatore Esposito Antonio, della Società Neapolis, di sei giornate ai calciatori Mollo Roberto, della Società Neapolis, ed al calciatore Lanuto Agostino Giulio, della Società Rione Terra; la squalifica di cinque giornate al calciatore Ortega Gaetano, della Società Neapolis; commina l'ammenda di euro 210,00 alla Società Neapolis per la partecipazione dei propri tesserati alla rissa e per aver consentito l'ingresso sul tdg ad estranei; l'ammenda di euro 150,00 alla Società Rione Terra per la partecipazione di propri tesserati alla rissa; commina ad entrambe le Società, Neapolis e Rione Terra, la punizione sportiva della perdita della gara con il risultato di 0/3; dispone che la prossima gara casalinga della Società Neapolis venga disputata a porte chiuse (con effetto immediato).
PROMOZIONE, GARA DEL 10/11/2018 SALERNUM BARONISSI – SANMAURESE
Il GST letto il referto arbitrale ed il supplemento di rapporto del DDg nonché i rapporti degli AA, rileva che al termine del 1º tempo di gioco il DDg si recava negli spogliatoio unitamente agli assistenti arbitrali, allorquando un sedicente dirigente della società Salernum Baronissi, con fare minaccioso entrava nello spogliatoio della terna e inveiva nei confronti dell'AA2; nel contempo l'allenatore della Salernum Baronissi, sig. Giovanni Calabrese, già allontanato nel corso del 1º tempo faceva ingresso nel medesimo spogliatoio chiedendo delucidazioni in merito al suo allontanamento; nel contempo un’altra persona qualificatasi quale dirigente della medesima società pur non essendo presente in distinta di gara entrava nello spogliatoio e profferiva frasi ed espressioni volgari ingiuriose e minacciose alla terna arbitrale; dopo tali atteggiamenti il DDg unitamente all'AA1 accompagnavano l'AA2, di sesso femminile, nello spogliatoio adibito a lei adibito, dopo essersi assicurati che la situazione si fosse ristabilita; una volta fatto rientro nel proprio spogliatoio; udivano provenire dallo spogliatoio dell'AA2 grida e colpi forti battuti sulla porta del predetto spogliatoio ed ancora insulti discriminatori di genere estremamente volgari e gravissimi; prontamente venivano allertate le forze dell'ordine e solo dopo il loro intervento si riusciva a ristabilire la situazione; la vicenda di cui in oggetto provocava all'AA2
crisi di panico, con conati di vomito e forti giramenti di testa che la privavano delle capacità psicofisiche per poter portare a termine la gara e svolgere regolarmente il proprio compito; avendo il DDG valutato attentamente la situazione convocava i capitani e gli comunicava la definitiva sospensione della gara non facendo rientrare le squadre sul terreno di gioco. PQM, tutto quanto innanzi esposto infligge la punizione sportiva della perdita della gara con il punteggio di 0-3 in danno della Salernum Baronissi; infligge l'ammenda
di euro 320,00 alla Salernum Baronissi per i fatti di cui innanzi; infligge la inibizione fino al 14.1.2019 al sig. Giovanni Calabrese (Salernum Baronissi); dispone che la medesima società disputi un turno di gara, a porte chiuse (con effetto immediato)
PRIMA CATEGORIA, GARA DEL 11/11/2018 BOYS PIANURESE - REAL GRUMESE
Il GST letto il referto di gara ed il supplemento di rapporto, rileva che al minuto 44 del primo tempo il calciatore Morlando Salvatore (Real Grumese), alla notifica del provvedimento di espulsione, si scagliava sulla persona del DDG colpendolo con uno schiaffo al volto, un pugno al collo, e diversi calci alle gambe; che il DDG
allontanatosi dal suddetto calciatore continuava ad essere colpito dallo stesso con calci, tanto da essere necessario l'intervento dei compagni per placare il Morlando, mentre i dirigenti della società locale soccorrevano il DDg, che a seguito dell'aggressione e delle lesioni patite era costretto a sospendere definitivamente la gara, anche in considerazione dell'assenza della forza pubblica, ed era costretto a recarsi presso il pronto soccorso dell'ospedale San Paolo di Napoli per le cure del caso. PQM il Giudice Sportivo
Territoriale delibera di infliggere la sanzione sportiva della squalifica fino al 15.3.2021 al calciatore Morlando Salvatore, nato il 4 settembre 1987, nonché la sanzione sportiva della perdita della gara con il punteggio di 0 a 3 alla Real Grumese.
CALCIO A 5, SERIE D, GARA DEL 10/11/2018 OLIMPIA CAPRI – VITALICA
Il GST letto il referto arbitrale nel quale si riferisce che al 29 st, dopo aver ammonito il calciatore D'Aniello Salvatore della società Olimpia Capri, veniva dallo stesso dapprima aggredito verbalmente e successivamente colpito. in particolare il D'Aniello sferrava un calcio ad una sedia di plastica che si trovava nelle vicinanze della panchina, che colpiva il ddg all'altezza della gamba. successivamente lo stesso calciatore colpiva con un
pugno al viso il ddg, continuando ad offenderlo e ad inveire nei suoi confronti. La gara veniva pertanto sospesa perché il forte dolore non consentiva al ddg di portarla a compimento. L'accorrere del capitano e del presidente della società Olimpia Capri consentiva al ddg di sottrarsi alla violenza del D'Aniello e di raggiungere
gli spogliatoi, dove veniva protetto dalla polizia prontamente accorsa. PQM il GST delibera di infliggere alla società Olimpia Capri C. Pecoraro la sanzione sportiva della perdita della gara con il punteggio di 0-6, in ragione della condotta violenta del proprio tesserato e delibera altresì di sanzionare il calciatore D’Aniello Salvatore con la squalifica da ogni attività fino al 15.3.2021.
Rifiuti: studio di fattibilità per la realizzazione di due Ecodistretti a Napoli
Approvato in giunta comunale lo studio di fattibilita' redatto da ASIA per la realizzazione di due Ecodistretti a Napoli utili per la gestione della raccolta differenziata. Si tratta di piccoli siti multifunzionali per la selezione di carta, cartone, alluminio, vetro, plastica e ingombranti. "In pratica delle super isole ecologiche - ha dichiarato l'Assessore all'Ambiente del Giudice - che avranno la capacita' di rende piu' efficiente la raccolta differenziata in citta' potenziando la selezione del multimateriale puntando sempre di piu' alla qualita' delle frazioni separate".
"Stiamo lavorando ogni giorno per portare l'Italia, e non solo la Terra dei Fuochi, fuori dall'ormai cronico ritardo nella gestione del ciclo dei rifiuti. Stiamo completamente ribaltando il paradigma economico, come anche prescritto nel contratto di governo. E' l'impegno quotidiano del Ministero dell'Ambiente. Riduzione, riuso, recupero, riciclo, sono le quattro R che devono diventare un mantra per tutti". Scende in campo anche il ministro dell'Ambiente Sergio Costa dopo le parole di Matteo Salvini sulla gestione dei rifiuti a Napoli e in Campania. "I rifiuti possono essere una risorsa per l'ambiente e per l'economia. Chi non è in sintonia con queste direttrici vive in un'epoca passata. E' per questo che abbiamo creato una competenza apposita sull'economia circolare, è per questo che stiamo scrivendo le norme per regolamentare l'end of waste. Non possiamo permetterci di bruciare risorse economiche, e anche posti di lavoro, creando danni ambientali e alla salute. Come tantissimi imprenditori del settore hanno sottolineato, questa gestione virtuosa dei rifiuti è il futuro. Quando arriva l'inceneritore, o termovalorizzatore, il ciclo dei rifiuti è fallito".
Bari gasato, De Laurentiis si esalta...
"Studiamo le altre leghe per un progetto a lungo termine, al fine di costruire l'azienda. La nostra societa' e' nella minima condizione possibile, ma i risultati gia' ci sono. Abbiamo avuto lo stadio tre giorni prima del campionato, abbiamo ottomila abbonati, una squadra allenata in due settimane gia' prima nel girone: la gente e' intrigata da questo percorso". E' questo il bilancio dell'avvio stagionale del Bari per Luigi De Laurentiis, presidente del club, intervenuto al San Nicola per la presentazione dell'accordo con il gruppo Telebari, presente con Maddalena Mazzitelli (l'accordo con l'azienda editoriale barese e' stato favorito, secondo de Laurentiis, anche dal regista Gennaro Nunziante). "Il Bari - ha aggiunto De Laurentiis - ha beneficiato del lavoro di costruzione realizzato da chi conosce il calcio, di una assistenza tecnica sportiva di prima classe. Il tecnico Cornacchini e il ds Scala stanno facendo un grande lavoro". Poi un commento sulle difficolta' registrate finora: "Questo gruppo deve barcamenarsi per comprendere le sfide di ogni domenica. Non sempre gli avversari sono facili da decifrate. Il mercato? Cr7 vuole chiudere la carriera a Bari... Ancelotti ha detto che siamo 'la Juventus della serie D: l'allenatore del Napoli e' uomo ironico". La squadra oggi si e' allenata all'antistadio. Assente il portiere Siaoulys infortunato, differenziato per il terzino Aloisi.
Nocerina, campo squalificato ma pena sospesa
Per avere propri sostenitori, al termine della gara, rivolto versi costituenti espressione di discriminazione per ragione di razza all’indirizzo di un calciatore avversario mentre le squadre abbandonavano il terreno di gioco. E' la motivazione che indotto il giudice sportivo ad infliggere alla Nocerina un'ammenda di 1500 euro e una giornata casalinga a porte chiuse. Pena sospesa in merito alla giornata a porte chiuse, in caso di recidiva scatterà sul serio. L'episodio si riferisce a Nocerina-Troina del turno infrasettimanale di D giocato ieri.
Parte la campagna Polfer della Campania: Train to be cool'
La campagna di educazione alla legalità in ambito ferroviario ‘Train…to be cool’, ideata dal Servizio Polizia Ferroviaria nel 2014, nei giorni scorsi è approdata all’Istituto Nautico Giovanni XXIII di Salerno, dove si sono tenuti due incontri con la partecipazione di circa 200 studenti del 1° e del 2 ° anno.
Una platea numerosa ed attenta ha partecipato alla lezione della Polizia Ferroviaria sul tema dei comportamenti da tenere in stazione ed a bordo dei treni per preservare la propria e l’altrui incolumità.
Attraverso slide e video il Sostituto Commissario Angelo Pironti e le Assistenti Capo Francesca Milioto e Gerarda Margarella, formatori del progetto, in servizio presso il Compartimento Polizia Ferroviaria per la Campania, hanno condotto gli studenti alla scoperta delle regole da osservare in ambito ferroviario, regole semplici come non oltrepassare la linea gialla, non tentare di salire o scendere dai convogli in movimento, non attraversare i binari e servirsi del sottopassaggio, delle quali i più giovani sottovalutano l’importanza, esponendosi al rischio di incidenti gravi e spesso mortali.
Gli studenti hanno mostrato grande interesse per la tematica trattata ed hanno interagito con i poliziotti mostrando curiosità e ponendo domande; diversi ragazzi al termine dell’incontro hanno espresso il loro apprezzamento ed hanno ringraziato i trainer della Ferroviaria per il lavoro svolto.
Visto il successo riscosso dall’iniziativa, sono già in programma, nelle prossime settimane, numerosi incontri in altre scuole della provincia.
Salvini a Napoli, de Magistris :'Bene incontro con i sindaci'
''I parroci hanno scritto a Salvini ed e' stato un bel segnale da parte sua averli incontrati. Hanno scritto anche a me e li ricevero', ma noi incontriamo il territorio da oltre sette anni, mentre Salvini ora inizia a conoscere Napoli e ci fa piacere''. Cosi' il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha risposto ai cronisti che chiedevano un commento sull'incontro che il ministro Salvini ha avuto con una delegazione di parroci dell'area orientale della citta'. ''In Comitato - ha aggiunto - ho sottolineato che la citta' e' ricchissima di forme di associazionismo, che non sta all'anno zero e che non aspetta il politico nazionale di turno che ci viene a portare la legalita' o la civilta'''.
Legambiente: 'Dopo il condono, ecco gli inceneritori: più che il Governo del cambiamento sembra l'esecutivo Berlusconi'
“Dopo il condono edilizio ora è il turno della proposta di realizzare un inceneritore per provincia: più che il Governo del cambiamento sembra l'esecutivo Berlusconi dei primi anni 2000. Dopo 15 anni sentiamo infatti gli stessi proclami e le stesse ricette inaccettabili sulle politiche ambientali. Ma soprattutto ancora una volta assistiamo alle prese di posizioni di due Vicepremier in contraddizione tra loro, che controbattono sui social e sulla stampa. La Campania sui rifiuti non ha bisogno di questa commedia, di annunci anacronistici, antieconomici e ad effetto in perfetto stile Cetto La Qualunque ma di scelte chiare, efficaci ed innovative: servono nuovi impianti di compostaggio e digestione anaerobica con produzione di biometano; strategie concrete su prevenzione, riuso e riduzione dei rifiuti; sistemi di tariffazione puntuale per premiare economicamente le utenze più virtuose; azioni efficaci per incrementare la quantità e la qualità della raccolta differenziata per ridurre i materiali da smaltire a vantaggio dello sviluppo dell’economia circolare campana e nel resto del Paese”, così Stefano Ciafani e Mariateresa Imparato rispettivamente presidente nazionale e regionale di Legambiente commentano l’ultima dichiarazione sugli inceneritori da parte del Vicepremier Matteo Salvini in visita a Napoli.
Rifiuti, il sindaco di Giugliano: 'Mai più impianti sul territorio'
"Ogni volta che si parla di difficolta' nello smaltimento dei rifiuti c'e' chi torna a parlare di termovalorizzatore e che chi piu' furbo punta il dito puntando Giugliano. Di certo troveranno porte chiuse e strade sbarrate. Abbiamo gia' dato". Il sindaco di Giugliano (NAPOLI), Antonio Poziello, commenta cosi' le dichiarazioni del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che ha parlato delle necessita' di realizzare altri quattro termovalorizzatori in Campania per rendere la stessa regione autonoma nel ciclo dello smaltimento dei rifiuti. "Il tema del termovalorizzatore e' sempre dietro l'angolo. Noi con senso di responsabilita' abbiamo gia' dato e con la stessa responsabilita' ora diciamo basta", aggiunge ancora Poziello.
Ercolano, più telecamere per controllo territorio
Un numero maggiore di telecamere per presidiare meglio il territorio, il collegamento di quelle gia' esistenti in un unico sistema di gestione integrata, il controllo h24 di tutti gli obiettivi sensibili mediante una centrale operativa: lo prevede una deliberazione della Giunta comunale di Ercolano (NAPOLI), su proposta del sindaco Ciro Buonajuto, che vuole venire incontro alle richieste di sicurezza dei cittadini e punta a contrastare fenomeni di criminalita' diffusa. Sull'intero territorio sono presenti 31 'occhi elettronici', oltre ai 10 installati all'interno del cimitero comunale, ma non collegati tra loro in rete ne' controllati da un'unica centrale operativa. Per ottenere un sistema di videosorveglianza efficace occorre una gestione integrata di tutte le telecamere che, si legge nell'atto di indirizzo, dovranno adesso essere integrate in un sistema a rete controllabile da un'unica centrale operativa presidiata 24 ore su 24. A sua volta, la centrale operativa sara' in grado di gestire le segnalazioni di allarme in pochi secondi e trasmetterle alle forze dell'ordine. La Giunta, approvato l'atto di indirizzo, ordina al dirigente ai Lavori Pubblici di mettere in pratica tutte le azioni per il raggiungimento dell'obiettivo.(
Gli studenti dell'Istituto Comprensivo premiati con la medaglia d'oro
Il riconoscimento all'istituto di San Marcellino nell’ambito del progetto “La scuola adotta un monumento”. L’Istituto Comprensivo di San Marcellino ha ricevuto la medaglia d’oro nell’ambito del progetto nazionale “La scuola adotta un monumento”. Gli studenti, durante la cerimonia al Palazzo Reale di Napoli, si sono aggiudicati questo importante riconoscimento per l’impegno e la bravura messa in campo nell’adozione della Chiesa di Santa Maria delle Grazie. “Quest’ultima – spiega la dirigente scolastica Maria Amalia Zumbolo - risultava dismessa e abbandonata da più di un anno e, grazie anche all’aiuto del Comune, siamo riusciti a riconsegnarla alla cittadinanza. L’abbiamo curata, abbellita con dei fiori e inaugurata. E’ stato bello vivere l’entusiasmo degli alunni ma soprattutto quello dei cittadini che avevano della chiesetta solo ricordi del passato. La Fondazione Napoli Novantanove ha, quindi, deciso di premiarci: siamo una delle tre scuole d’Italia che ha ricevuto la medaglia d’oro”. Gustavo Gentile
Fca, Fiom: 'Ancora cassa integrazione a Pratola Serra'
"Nell'incontro tra Rsa della Fiom e Fca di Pratola Serra (Av), tenutosi ieri, l'azienda ha presentato il programma produttivo per il mese di dicembre. Nell'ultimo mese dell'anno, gli impianti saranno attivi per soli quattro giorni, le restanti giornate saranno coperte da cassa integrazione ordinaria e chiusure collettive. La pesante crisi abbattutasi su Pratola Serra, dovuta alla crisi dei propulsori diesel, continua a penalizzare i lavoratori che vivono da tempo questa condizione di incertezza. Nessun programma di riconversione e' stato presentato da Fca, che continua ad accumulare ritardo sul tema dell'innovazione. In occasione del prossimo incontro di fine novembre, chiediamo che da Fca giungano le risposte sul piano industriale a partire dai nuovi modelli di propulsori capaci di garantire la piena occupazione dello stabilimento di Pratola Serra". Lo hanno dichiarato in una nota congiunta Michele De Palma, segretario nazionale Fiom e Giuseppe Morsa segretario generale Fiom Avellino.
Scontro sui rifiuti in Campania, nuovo fronte Salvini-Di Maio
Emergenza rifiuti in Campania ed e' subito scontro di posizioni fra le due anime del Governo giallo-verde. A Matteo Salvini, che proprio da Napoli rilancia la necessita' di un termovalorizzatore per ogni provincia, risponde a stretto giro e a 'brutto muso' il suo collega di Governo e capo politico del M5s: "gli inceneritori non c'entrano una beneamata ceppa e tra l'altro non sono nel contratto di Governo. Lotta alla contraffazione, contrasto alle organizzazioni criminali, video-sorveglianza del territorio, bonifiche ed economia circolare. Tutte cose che sono nel contratto e che stiamo affrontando con il Ministero dell'Ambiente di questo Governo", scrive Luigi Di Maio sul blog delle Stelle. Immediata la controreplica di Salvini: "Io sono per costruire e non per i no, perche' con i no non si va da nessuna parte. Penso a tutti quei sindaci e alla stessa regione Campania che ha sempre detto no, no, no e i rifiuti cosa facciamo? Li facciamo gestire alla camorra?". Al ministro dello Sviluppo subito si affianca il titolare dell'Ambiente, Sergio Costa: "Salvini ha detto qualcosa di provocatorio. La Campania vive un momento di sofferenza. A noi interessa che il ciclo integrato dei rifiuti sia completo. Cosi', poi, non avremo piu' bisogno di inceneritori perche' faremo tutto in green economy". I rifiuti "possono essere una risorsa: per l'ambiente e per l'economia - aggiunge il ministro Costa - Chi non e' in sintonia con queste direttrici vive in un'epoca passata". "Quando arriva l'inceneritore, o termovalorizzatore, il ciclo dei rifiuti e' fallito", avverte il ministro Costa. Nella querelle sull'annosa questione dei rifiuti, interviene anche il presidente della Camera, Roberto Fico: "Sui rifiuti occorre fare passi in avanti, con pratiche e sistemi nuovi. Oggi c'e' un'emergenza in Campania: quella degli incendi negli impianti ed e' li' che il Viminale ha una responsabilita' importante che sono certo sapra' fronteggiare molto meglio di come ha fatto finora"
La separazione della coppia dietro la strage familiare nel Casertano
Duplice omicidio a Vairano Patenora, nel Casertano. Le vittime, uccise con colpi di arma da fuoco, sono due donne facenti parte della stessa famiglia; il responsabile, marito di una delle due, ha ferito anche i suoceri e poi si è suicidato.Il fatto e' avvenuto in un esercizio commerciale. Sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Capua.L'uomo, un militare della guardia di finanza in servizio al porto di Napoli. Il fatto è avvenuto nella cartoleria "Laurenza" di Vairano Scalo. Sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Capua. Stando ad alcune indiscrezioni, l'omicida ha ucciso la moglie e la sorella di lei, mentre ha ferito i suoceri.Questioni di separazione sono alla base della strage di una famiglia a Vairano Patenora, nell'alto Casertano. Il maresciallo della Finanza che ha ucciso la moglie e la cognata, nonche' ferito gravemente il suocero e suocera portati ora a Caserta all'ospedale civile, ha scaricato 15 colpi con la pistola di ordinanza contro i suoi parenti. L'uomo si chiamava Marcello De Prata, la moglie Antonella Laurenza e lasciano due bambini orfani. Rosanna Laurenza, altra vittima del finanziere, lascia un figlio. Secondo quanto accertato dai carabinieri, il militare e' entrato nel negozio, di proprieta' della moglie, e ha ucciso quest'ultima e la sorella; il finanziere ha fatto fuoco anche verso i suoceri, che sono rimasti feriti. Ha quindi rivolto l'arma verso di se': inizialmente era rimasto ferito gravemente ed era stato ricoverato in ospedale, dove e' pero' poi deceduto. La tragedia sembra sia avvenuto per precedenti liti tra l'uomo, la moglie e i familiari di quest'ultima; ai carabinieri non risultano comunque denunce a carico del 52enne finanziere. La coppia aveva due figli. Sono stati rintracciati i figli della coppia: una ragazza di 20 anni e il fratello di 14. Sul posto i carabinieri dell'Arma coordinati dal colonnello Andrea Mercatili, i medici del 118 e il pm di turno in procura a Santa Maria Capua Vetere, Imparato. "Lei era terrorizzata, viveva con la paura di essere uccisa. Erano continue le liti con il marito". Questi i primi commenti a caldo delle amiche di Antonella Laurenza, la donna uccisa dal marito questo pomeriggio a Vairano Patenora nella cartoleria del centro. i mariti delle due donne sono rimasti feriti. Uno dei due è stato trasportato presso l’ospedale San Rosso di Sessa Aurunca, mentre l’altro è stato medicato presso il pronto soccorso San Sebastiano di Caserta: entrambi non sarebbero comunque in pericolo di vita.
Gustavo Gentile
'Noi Massa la governiamo e la comandiano': camorra e 'ndrangheta si erano divisi la città toscana
"Noi Massa la governiamo, non la comandiamo, la governiamo". Dicevano cosi' le persone arrestate nell'ambito dell'inchiesta della Dda di Genova e dei carabinieri di Massa su un giro di estorsioni aggravate dal metodo mafioso. In manette sono finiti Sergio Romano (53 anni, di Napoli), Giovanni Formicola (67, Portici), Carmine Romano (51, di Napoli), Massimo Di Stefano (57, di Catanzaro) e Fabrizio Micheli (46, Sassari). Ai domiciliari invece sono finiti Nicola Mari (35 di Massa) e Alessandro Puccetti (53, di Massa), dipendente della Provincia di Massa. Per non destare sospetti i 5 finiti in carcere avevano messo in piedi una societa' fittizia, la My Way di intermediazione al credito. "E' una delle prime operazioni - ha sottolineato il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi - che dimostra come a Massa vi siano infiltrazioni di soggetti provenienti da altre zone ad alta intensita' mafiosa che inquinano il tessuto economico locale". A capo del sodalizio ci sarebbe Sergio Romano appartenente alla cosca di Lamezia Terme di Cerra-Giampa'-Torcasio, con numerosi precedenti e condanne per associazione mafiosa, omicidio, estorsione. Nell'inchiesta risultano indagate altre otto persone, oltre a quelle arrestate. Le accuse vanno dall'estorsione aggravata dal metodo mafioso alla truffa, fino alla spendita di monete false. Le indagini sono partite nel 2017 dopo la denuncia di un imprenditore che aveva subito minacce e ricatti dopo che aveva acquistato all'asta l'immobile di una amica del gruppo. Dalle indagini e' emerso anche che il gruppo aveva messo in piedi una serie di truffe coinvolgendo il direttore di una filiale del Mps di Massa. Il funzionario faceva avere piccoli prestiti alle persone presentate dal gruppo che usavano falsi documenti di identita' per poi non restituire nulla alla banca. Da complice il direttore si e' trasformato pero' in vittima: gli arrestati gli hanno fatto credere che quelle persone lo avrebbero denunciato per truffa e che per metterli a tacere doveva pagarli. Il direttore ha cosi' versato in un anno quasi 100 mila euro. Un altro episodio riguarda un imprenditore costretto a versare quasi 7000 euro per un prestito ottenuto. Per convincerlo a dare i soldi il gruppo attua il cosiddetto 'cavallo di ritorno': si impossessano dello scooter fino alla consegna del denaro. Tutti gli episodi sono avvenuti a Massa. "Si tratta di criminali di spessore - ha sottolineato il comandante del nucleo investigativo di Massa Tiziano Marchi - che in un anno ha messo in piedi un giro di oltre 400 mila euro". Le indagini proseguono perche' secondo gli inquirenti il gruppo potrebbe avere messo in piedi anche un giro di usura.
Significative, per comprendere l’arroganza e le modalità di come i soggetti si imponevano sulle loro vittime , alcune affermazioni estrapolate nel contesto investigativo: …noi sto posto di merda lo governiamo (ndr massa)…; si, perchè esistono ancora i posti dove ci sono i baccalà…; …è proprio stocco (ndr stoccafisso), baccalà; vogliono fare i pescecani ma baccalà rimangono...; .. si, compreso i “guappi a trucco” (ndr forze dell'ordine), quelli sono i primi; come sono scemi quelli la...; io mi butto sotto al treno...gli ho detto:-ma fai quello che vuoi tu; prima ci paga l'assegno,
poi si butta dove vuole lui…; …di a tuo padre che i debiti si pagano e i peccati si piangono…; …noi Massa la governiamo, non la comandiamo, la governiamo……siamo le uniche persone al mondo che riescono a fare un prestito, senza farlo, e poi farcelo restituire, ah, ah, ah. Siamo devastanti...".
Importavano le 'bionde' nei container clone: sequestrate Lamborghini, 6 Maserati, due Porsche e una Jaguar. I NOMI
I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Napoli e del Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalita' Organizzata (SCICO) di Roma, che oggi hanno sgominato una banda transnazionale di contrabbandieri di sigarette hanno messo i sigilli anche a un' autonoleggio di vetture di lusso, riconducibile a uno degli indagati e sequestrato una costosissima Lamborghini Gallardo Cabrio, una Jaguar, sei Maserati, due Porsche, e un'Audi. A questi beni si aggiungono 200 immobili, 3 societa' e 5 orologi di lusso (4 Rolex e un Tudor). Oltre a Francesco Sepe, 51 anni, e Raffaele Truglio, 64 anni, sono stati arrestati anche Carmine Truglio, 46 anni, figlio di Raffaele (ai domiciliari), Massimiliano d'Onofrio, 45 anni, Carlo De Gregorio, 58 anni, Vincenzo Alfonso Assante, 58 anni, Salvatore Giamporcaro, 38 anni, e la romena Adina Ionescu, 33 anni.
Partivano dalla Romania con destinazione Libia le sigarette, in un container che pero' in Italia, precisamente nel porto di Salerno, prima della partenza per Misurata, veniva sostituito da un "clone" e a destinazione invece che le "bionde" arrivavano scatole vuote e mattoni: e' quanto ha scoperto la Guardia di Finanza di Napoli e lo Scico di Roma che oggi hanno arrestato 9 persone (8 in carcere e uno ai domiciliari) ritenute componenti di una organizzazione criminale transnazionale dedita al commercio illegale di tabacchi esteri. Nell'ambito delle indagini le fiamme gialle sono riuscite a bloccare un carico da circa 9 tonnellate di "bionde". I finanzieri hanno anche sequestrato beni per circa 15 milioni di euro (complessi aziendali e rapporti finanziari). I contrabbandieri riuscivano a eludere i controlli sfruttando la possibilita' di far arrivare le sigarette nei Paesi extra Ue, come la Libia, con il regime di sospensione di imposta. La banda faceva capo a Francesco Sepe, 51 anni, e a Raffaele Truglio, 64 anni, ma era composta anche da altri pregiudicati partenopei. Il fronte estero della banda faceva capo a un cittadino moldavo, che foniva la merce grazie a una dipendente infedele di una fabbrica di sigarette romena, Adina Ionescu. Era lei, tra le altre cose, a fornire la documentazione, opportunamente realizzata per giustificare la presenza di sigarette romene in Italia.



