Napoli, parcheggiatore abusivo crea gruppo Whatsapp per avvisare i “clienti” quando arriva la polizia municipale.

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Un video pubblicato dal creatore de “Il mio viaggio a Napoli” ha acceso i riflettori su un nuovo sistema di racket messo in atto da un parcheggiatore abusivo.

L’uomo, oltre a chiedere il solito compenso per la sosta, inserisce i numeri di telefono dei suoi clienti in un gruppo Whatsapp. In questo modo, quando la Polizia Municipale di Napoli è in arrivo, i parcheggiatori avvisano gli automobilisti che possono così evitare la multa.

L’influencer ha documentato l’accaduto, mostrando l’entusiasmo di alcuni clienti che hanno applaudito il parcheggiatore per averli salvati dalla sanzione.

    Il deputato Francesco Emilio Borrelli ha commentato duramente l’episodio, definendolo “una vergogna” e “un esempio di mentalità deviata”. Borrelli ha sottolineato come questi comportamenti non siano folkloristici, ma dannosi per l’immagine di Napoli e per la legalità.

    Il deputato ha poi aggiunto che i veri napoletani odiano i furbetti e chi non rispetta le regole. Per Borrelli, chi si affida a un parcheggiatore abusivo e lo applaude è complice di un sistema illegale e dannoso per la città.

    “Questi aspetti della sotto cultura illegale non sono né positivi né folkloristici ma sono figli di una mentalità deviata la cui diffusione è stata favorita da un clima di estrema tolleranza e connivenza.

    I vanti di Napoli sono numerosissimi e a raccontarli non basterebbe una vita ed invece prendono il sopravvento certe assurdità che non fanno altro che contribuire a rinforzare gli stereotipi sui napoletani

    . Il vero napoletano odia i furbetti, i cialtroni e chi non rispetta le regole quindi i protagonisti del racconto appartengono a una categoria che noi riteniamo lontana ed estranea alla città.

    Chi sceglie di affidarsi a un estorsore e a un delinquente (una sorta di parcheggiatore abusivo 2.0 iper tecnologico) per parcheggiare la macchina e lo applaude pubblicamente perché gli ha evitato una multa (facendosi pagare al nero) è complice attivo di questo sconcio”.



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