L’assassino di Fuorigrotta scoperto grazie alla banca dati nazionale del Dna

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L' dell'ottantenne è stato risolto grazie all'uso di campioni di DNA nella Banca Dati Nazionali. Per la prima volta in Italia, un crimine è stato scoperto in questo modo.

L' reo confesso è , il pronipote della vittima. Il 28enne, legato ai clan del rione Traiano, infatti è stato in passato più volte arrestato per droga e nel gennaio 2017 è stato anche ferito in un agguato al Rione Traiano e quindi il suo Dna era stato inserito nella Banca dati, insieme a decine di migliaia di altri profili provenienti da scene del crimine.

In genere, i profili del Dna raccolti riguardano soggetti interessati da un procedimento penale e da un provvedimento restrittivo della libertà personale disposto dall'autorità giudiziaria.

L' è stato ucciso a nel suo appartamento a Napoli lo scorso novembre. De Solda, che compirà 28 anni, è accusato di aver inflitto 92 coltellate alla testa, al viso, al collo e al torace del prozio, con 70 dei colpi concentrati sul volto.

L'anziano sfigurato al volto con numerose coltellate

Secondo la Procura di , l'attacco era inteso a sfigurare e infliggere sofferenza a Palma. Le impronte digitali e altre prove sono state trovate sul luogo del delitto. Il profilo genetico estratto è stato inserito nella banca dati del DNA, e ha corrisposto a quello di De Solda, che era già nel sistema.

Questo metodo di identificazione genetica è stato utilizzato per la prima volta in Italia per identificare un presunto assassino.

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2 Commenti

  1. Questo accade in un quartiere a rischio. Come il rione traiano, dove ci sono problemi legati alla Tossicodipendenza alla vendita e allo spaccio di stupefacenti, spero che lo stato faccia qualcosa.

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