Salerno, la banda di ladri rubava solo auto italiane

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Erano specializzati nei di auto italiane i componenti delle due bande stanate all'alba dai della compagnia di .

Gli indagati, tutti originari della provincia di e finiti agli arresti , avrebbero rubato 43 auto tra gennaio e maggio 2022, mancando il in altre due circostanze.

Le indagini condotte dai militari e coordinate dalla Procura di Salerno hanno consentito di risalire ai componenti delle due bande e ricostruire il loro modus operandi: un gruppo era composto da due persone residenti a Napoli; un altro da quattro uomini provenienti dai paesi dell'area vesuviana (Pompei, Castellammare di Stabia, Boscotrecase e Terzigno).

    I ladri si muovevano con auto prese a noleggio per raggiungere le città della Campania nelle quali erano parcheggiate le vetture da rubare. Una volta giunti sul posto, riuscivano a mettere in moto i veicoli, forzando il nottolino di avviamento.

    La maggiorparte dei colpi sono stati messi a segno tra Pontecagnano Faiano e Battipaglia ma i furti sono stati eseguiti anche nei comuni di , Vietri Sul Mare, e Atripalda.

    In cinque mesi i ladri avrebbero prelevato 6 Multipla, 19 , una Punto, 6 Lancia y, 10 Fiat 500 e 3 Jeep Renegade. Nel corso delle indagini due di queste sono state recuperate a Napoli e a in Campania.

    ì Agli arresti domiciliari sono finiti Giovanni Spema, Giuseppe Danelon, Roberto Pantò, Michele Perillo, Ciro Mirto, Raffaele Izzo, tutti residenti tra Napoli e la provincia, e ritenuti responsabili di furto tentato e consumato, aggravato in concorso.

    Secondo l'ipotesi accusatoria Spema e Danelon unitamente ai restanti quattro indagati che appartenevano ad un altro gruppo, avrebbero compiuto 45 furti nei comuni di Salerno, Battipaglia, Pontecagnano Faiano, Vietri Sul Mare, Avellino e Atripalda.



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