Camorra, estorsioni nel Casertano, condannati il boss Michele Aria e i suoi figli

SULLO STESSO ARGOMENTO

Sono stati tutti condannati dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere i sei componenti del gruppo camorristico guidato dall’ex cutoliano 62enne Michele Aria, operante nel comune casertano di Teano.

L’anziano boss ha avuto dieci anni di carcere, i figli Armando, 42 anni, e il 35enne Michele jr, rispettivamente otto anni e quattro mesi e cinque anni e otto mesi di carcere; i giudici hanno poi condannato gli altri imputati, ovvero il 37enne Paride Corso (otto anni), il 61enne Francesco Faella (sette anni e dieci mesi) e il 53enne Lorenzo Corbisiero (sette e quattro mesi).

Gli imputati rispondevano di estorsione aggravata dal metodo camorristico, porto di strumenti atti ad offendere, lesioni personali, tentata violenza e minacce. I sei furono arrestati il 20 giugno del 2020 dalla Polizia di Stato – Squadra Mobile di Caserta – nel corso di un blitz coordinato dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli.

In quella circostanza finì in manette anche un settimo indagato, il 44enne Salvatore Salerno, che ha scelto l’abbreviato ed è stato già condannato nei mesi scorsi a cinque anni di carcere.

Dalle indagini emerse che Michele Aria, un passato da sodale di Raffaele Cutolo, aveva preso in mano le redini del clan dei Casalesi nella zona di Teano, alto-Casertano, e si muoveva sul territorio con i due figli e Salerno, quest’ultimo ritenuto referente a Teano del clan Papa, cosca storicamente federata con i Casalesi.

    Il gruppo imponeva sul territorio la propria “legge” e quella dei Casalesi con la violenza; è emerso dall’episodio del concessionario d’auto vittima di estorsione, cui il gruppo ha provato ad incendiare l’attività quando l’imprenditore ha smesso di pagare il rateo estorsivo. L’operatore economico, hanno accertato le indagini, pagava 300 euro al mese ad Aria, ma ad un certo punto non ce la faceva più.

    Gli indagati gli hanno chiesto di mettersi a posto pagando tre rate da 1500 euro, l’imprenditore ha iniziato a pagare ma poi ha dovuto smettere. Sono così iniziate le minacce, quindi gli atti intimidatori e i pestaggi; il concessionario, costretto a noleggiare gratuitamente le auto agli indagati, è stato picchiato con le mazze da baseball davanti ai clienti. Gli estorsori hanno poi rimosso le telecamere per evitare di essere identificati.

    La vittima, convocata dalla Squadra Mobile che già indagava sul gruppo di Aria, ha denunciato i fatti. Gli inquirenti hanno poi scoperto altre due estorsioni consumate dal gruppo, tra cui quella ai danni di un allevatore di cani.


    Torna alla Home

    LASCIA UN COMMENTO

    Per favore inserisci il tuo commento!
    Per favore inserisci il tuo nome qui

    "Abbiamo peccato in due episodi. Sapevamo della forza della Roma sulle palle inattive. Ho fatto un cambio prima di quel corner inserendo un difensore ma non è bastato. Abbiamo preso due gol su calcio piazzato. Era il 90' e mancavano pochi minuti: ho tolto un ragazzo entrato da poco,...
    "Non abbiamo vinto perché non siamo stati attenti in occasione del calcio d'angolo del loro 2-2. Eravamo riusciti a ribaltarla, facendo una grande partita. Abbiamo creato tante occasioni. Quest'anno anche quando riusciamo a fare partite buone non sempre troviamo la vittoria. Dobbiamo ripartire dalla prestazione positiva. Ci è mancata...
    "Non è mai facile giocare in questo stadio, l’anno scorso il Napoli ha vinto lo scudetto. È stata una partita con poche occasioni, quindi abbiamo dovuto lottare. Sul calcio d’angolo mi sono detto di dovermi far trovare al posto giusto e per fortuna è andata bene”. Così Tammy Abraham,...
    Napoli e Roma si annullano nella sfida valevole per la 34 giornata di Serie A. Al Maradona finisce 2-2 una bella sfida, accesa ed emozionante soprattutto nella ripresa: apre Dybala su rigore, Olivera e Osimhen (altro rigore) la ribaltano, poi nel finale il prezioso ritorno al gol di Abraham...
    La struttura delle famiglie future sta subendo un'evoluzione apparentemente in verticale. Sembrerebbe infatti che i nonni stiano diventando i pilastri di queste strutture, con un'unica generazione di nipoti alla base, seguita da genitori anch'essi figli unici. Ma che destino attende cugini, fratelli e zii in questo nuovo ordine familiare? Probabilmente,...

    IN PRIMO PIANO