Beni confiscati: 8 appartamenti ‘popolari’ nel palazzo di Setola

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Casal di Principe. Sfruttare l’occasione data dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per realizzare in città case popolari e rispondere così ad un’esigenza che la comunità chiede da decenni.

Sta lavorando su questo fronte l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Renato Natale che nelle ultime ore ha inviato, dopo il via libera in giunta, una richiesta all’Agenzia nazionale dei beni confiscati per ottenere l’assegnazione di un sito in via Scarlatti.

Si tratta di un villino di due piani con seminterrato, del quale è stato realizzato solo lo scheletro. Qui l’amministrazione immagina di realizzare tre appartamenti da destinare, appunto, ad housing sociale, per assegnarli a quelle persone in gravi difficoltà economiche e che non possono permettersi un tetto sulla testa.

    “Stiamo effettuando un’operazione di ricognizione dei beni confiscati sul nostro territorio per partecipare al bando con fondi Pnrr pubblicato dal ministero per il Sud e che scade il 28 febbraio. Nel sito di via Scarlatti vorremmo recuperare tre appartamenti, ma c’è solo lo ‘scheletro’ e serviranno interventi importanti. Anche se i tempi sono stretti, proveremo a inserire i progetti fra quelli che presenteremo per questo bando”, ha detto il sindaco Natale.

    Stesso futuro l’amministrazione comunale l’immagina per un palazzo appartenuto al boss Giuseppe Setola, una struttura già in buone condizioni dove dovrebbero essere realizzati altri 8 appartamenti ‘popolari’.

    “Casale è uno di quei comuni che viene considerato con carenza di abitazioni popolari e che rende necessario questo tipo di interventi – ha aggiunto la fascia tricolore – sono ormai 40 anni che non c’è edilizia popolare qui. Vogliamo dare una prima parziale risposta a quei cittadini che ne hanno bisogno”.



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