Appalti e corruzione a Piedimonte Matese: ora salgono a 12 gli indagati tra imprenditori ed amministratori

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. Ieri mattina i carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta e il nucleo di tributaria della Guardia di finanza di Caserta si sono presentati al Municipio per eseguire perquisizioni in alcuni uffici comunali. Sono quattro gli imprenditori coinvolti nell'inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere sul municipio del capoluogo matesino. Il quarto imprenditore iscritto del registro degli indagati è Mario Rosario Zoccolillo. Il suo nome si aggiunge agli imprenditori Vittorio Civitillo, Giovanni Malinconico (di Ailano) e Ruggiero Di Pietro.

L'inchiesta coinvolge in tutto, per ora, dodici persone fra cui i massimi vertici dell'ultima amministrazione comunale: l'ex sindaco Luigi Di Lorenzo, il suo vice Ivan Filetti e gli assessori David Raucci e Loreta Di Marco. Nella stessa indagine sono coinvolti anche Bruno Pagliaro (ex sindaco di Dragoni) e Antonio Montone, ex sindaco di Castello del Matese, attuale componente del consiglio dello stesso municipio; l'ex tecnico comunale Vincenzo Menditto (dipendente dell'Asl di Caserta), l'ex presidente del consiglio di Piedimonte Matese Gianlugi Santillo. Sono accusati a vario titolo – in questa fase dell'indagine – di associazione a delinquere, turbativa d'asta, e abuso d'ufficio.

L'altra mattina l'indagine, che si basa su fatti del 2019 e 2020, si è palesata con un imponente blitz della Procura di Santa Maria Capua Vetere, scattato all'alba quando decine di militari dell'arma del nucleo investigativo di Caserta, si sono presentati, contemporaneamente alla porta di alcuni degli indagati. I carabinieri – coordinati dai procuratori Gerarda Cozzolino e Chiara Esposito – avrebbero sequestrato telefonini, documenti, personal computer e altre apparecchiature informatiche. L'indagine, fra le altre cose, cerca di fare chiarezza su una ipotesi di corruzione e di truccati.



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