A 73 anni è morto Florian Schneider, membro fondatore dei Kraftwerk, storica formazione tedesca di musica elettronica.
La morte di Schneider è stata confermata da Billboard. Famoso in tutto il mondo, nel 1970 crea il gruppo insieme all’amico Ralf Hütter. Prima come flautista e poi dedito agli strumenti elettronici, Schneider veniva dall’esperienza con la formazione dei Pissoff e poi con Hütter si dedicò all’ensemble di musica sperimentale e krautrock Organisation, fino all’inizio della storia dei Kraftwerk.
In 50 anni di carriera i Kraftwerk hanno pubblicato album fondamentali per la storia della musica come “Autobahn”, “Radio-Activity” e “Trans-Europe Express”, raggiungendo anche un grande successo di pubblico con il brano di electropop “Das model” e “The Robots”.
Tanti i musicisti che si sono detti influenzati dalla band: David Bowie, per esempio, dedicò a Florian la traccia V-2 Schneider contenuta nel suo album del periodo berlinese Heroes, i Joy Division e la loro evoluzione New Order e l’electropop degli anni Ottanta, dai Depeche Mode a Soft Cell e Human League.
I testi dei brani alternavano spesso versioni in tedesco e versioni in inglese, ma non sono mancate le altre lingue: esiste anche una versione in italiano di Pocket calculator – singolo del 1981 tratto dall’album Computer world – per l’occasione diventato Minicalcolatore.
Schneider è stato insieme a Hütter, l’unico componente fisso della band fino al 2008, quando decise di lasciare la formazione, che continuò a esibirsi in giro per il mondo con nuovi componenti. Da solista ha pubblicato un singolo nel 2015, dal titolo “Stop Plastic Pollution” ispirato da una vacanza sulle coste del Ghana, quando nuotando è rimasto colpito dalla plastica e dai rifiuti che i pescatori tiravano su recuperando le reti.
