Allegri, sbagliata sola una partita

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Nessun campanello d’allarme, bensì un incidente di percorso perché “può capitare di toppare una partita”. Massimiliano Allegri conferma l’intenzione di archiviare la sconfitta, certo pesante, di Bergamo e la conseguente uscita di scena dalla Coppa Italia senza fare drammi. E nella sua analisi il tecnico ha tirato in ballo la gara dell’Olimpico, dal quale i bianconeri sono usciti con i tre punti nonostante il pessimo primo tempo. “Non c’è nessuna crisi. Abbiamo vinto a Roma con la Lazio e giocando la stessa partita abbiamo perso a Bergamo. Contro la Lazio ci è andata bene perché non abbiamo subito il 2-0. L’importante è riprendere subito nel migliore dei modi perché servono ancora tante vittorie per arrivare al raggiungimento dello scudetto. E dobbiamo tenere a distanza il Napoli”.L’avversario contro cui Allegri si attende risposte immediate è il Parma, ospite sabato sera all’Allianz Stadum. Per i ducali tanti elogi: “Una squadra che sta facendo un campionato importante. Faccio i complimenti a D’Aversa per il livello di organizzazione. E la sua squadra nelle ultime trasferte ha ottenuto ottimi risultati”. Allegri ha avvertito: “In attacco hanno Inglese, Gervinho, Biabiany, Siligardi: tutti giocatori con velocità e tecnica. Ci vorrà la partita giusta per portare a casa la vittoria e riprendere il cammino”, ha aggiunto il tecnico che domani ritrova Mandzukic. Rientro importante quello di ‘Marione’: “A Bergamo abbiamo tirato poco in porta, così come contro la Lazio. Quando non hai Mandzukic, come caratteristiche ti manca il centravanti che occupa l’area e che ti dà profondità. Ma siamo riusciti a sostituirlo bene con altri giocatori, vincendo le partite”, ha puntualizzato Allegri.L’altra buona notizia riguarda le condizioni di Chiellini: “Giorgio non ha niente di grave, però ci vorranno dieci o quindici giorni prima che sia a posto”. Allegri si affiderà dal 1′ al figliol prodigo Caceres, che farà coppia con Rugani. Quanto alle scelte di centrocampo, “Pjanic è pronto. Per gli interni vediamo: può giocare Bernardeschi da mezzala sinistra, Khedira o Bentancur da mezzala destra”. In porta, come aveva già anticipato in settimana, “giocherà Perin. Mentre a sinistra ci sono buone possibilità che Spinazzola sia della partita. Devo decidere chi mettere, oltre a Ronaldo, al fianco di Mandzukic, tra Dybala, Bernardeschi e Douglas Costa. C’è bisogno che qualcuno rifiati un po’ perché abbiamo speso tanto. Abbiamo gente fresca che può dare un contributo importante in questo momento che c’è grande bisogno”. Nel post-Bergamo il tecnico aveva parlato, infatti, di squadra un po’ scarica. “La squadra ha fatto un buon allenamento, ma l’avevamo fatto anche prima di Bergamo. Nell’arco di un’annata ci sta di toppare una partita”, ha sottolineato Allegri. “Sono momenti da gestire con serenità. Vincere è sempre molto difficile, qui invece se perdi una partita giustamente arriva la critica. Però la squadra, finora, ha fatto un po’ di punti in campionato, ha passato il turno in Champions”.Bilancio in termini di risultati, ovviamente, più che positivo. Le critiche che infastidiscono Allegri riguardano il gioco: “Giocare bene a calcio è semplice, c’è però differenza con vincere e coniugare le due cose. E ci vuole equilibrio. Tra giocare ben e vincere, sembra vicino, ma non sei vicino, sei lontano”. Serve snocciolare il cammino delle ultime stagioni: “La Juventus negli ultimi sette anni ha vinto sette scudetti e negli ultimi quattro ha giocato due finali di Champions. Abbiamo un po’ perso la realtà delle cose. In Europa ci sono 7-8 squadre che possono giocare le semifinali, però in semifinale possono giocare solo in 4 e in finale solo 2. Quindi, quattro di quelle pretendenti vanno fuori”. La replica di Allegri è rivolta, ancora una volta, a chi ipotizza una Juventus già finalista di Champions: “Chiederò alla Uefa di mandarci direttamente in finale…”, ha ironizzato l’allenatore. “Noi dobbiamo fare bene e portare a casa il campionato, e provare a vincere la Champions come abbiamo fatto gli anni precedenti. Per vincerla ci vogliono bravura e fortuna. Non è che arriva Ronaldo e vinci la Champions. Non siamo alla playstation. Ci sono miriadi di variabili. Bisogna lavorare, organizzarci e arrivare in fondo a tutti gli obiettivi per cui siamo partiti”. In ogni caso, contro il Parma reduce dalla rocambolesca sconfitta al Tardini con la Spal, non serviranno magie particolari. Ma solo la vera Juventus.



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